E' POSSIBILE CHE FRA POCO LA DROGA PROIBITA IN RUSSIA SARA' IN VENDITA IN TUTTE LE FARMACIE----------------------------------------------------------------
Un forte lobby alla Duma per l'approvazione del disegno della legge che potrebbe aprire libero accesso agli stupefacenti e alle sostanze psicotrope da tutto il mondo
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di Andrej Vaganov
"Nezavisimaja gazeta" dal 7 ottobre 1995, p.1.
OPPOSIZIONE
Ci si aspetta che all'una delle prossime sedute della Duma sarà presentato il disegno della legge "Sulla circolazione degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope". Nel giugno del 1995 questo disegno della legge in prima stesura non e' stato approvato dalla Duma. L'iniziativa dell'elaborazione del documento appartiene al presidente del Comitato della Duma per la tutela della salute Bela Denisenko.
Il nuovo disegno della legge riguarda i problemi di grande importanza per la sicurezza nazionale di qualsiasi paese. In breve vengono proposti i seguenti cambiamenti: 1) abrogare il monopolio dello Stato alle ricerche scientifiche, alla produzione e al controllo della circolazione degli stupefacenti; 2) modificare l'elenco ufficiale degli stupefacenti; 3) creare un organo supplementare di controllo e di coordinamento in questo campo.
Secondo gli autori del progetto, l'abrogazione del monopolio dello Stato e' necessaria visto il deficit degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope. Va notato che nell'ex Unione Sovietica la produzione dell'unica fabbrica a Cimkent era più che sufficiente per fornire gli stupefacenti ad uso medico. Secondo il nuovo progetto della legge, invece, bisogna decentralizzare la produzione e la distribuzione degli stupefacenti, permettere questa attività anche alle persone fisiche, il che potrebbe portare alle conseguenze disastrose, difficili da prevedere.
Per quanto riguarda le proposte di modificare l'elenco degli stupefacenti, gli esperti che siamo riusciti a consultare, sono unanimi -"E terribile!". Ad esempio, saranno esclusi da quest'elenco le sostanze ormai proibite in tutto il mondo: LSD, LSD-25, alcune anfetamine, ecc. Perciò se il disegno della legge proposto da Bela Denisenko sarà approvato, queste droghe saranno ufficialmente distribuite tramite farmacie. Allo stesso tempo circa venti denominazioni di stupefacenti, tipiche per la Russia ( ad esempio, koknar ), saranno escluse dall'elenco. Di conseguenza la Russia dovrà affrontare il problema dell'importazione della droga dai paesi con le leggi più severe.
Sembra che la proposta di creare un nuovo ufficiale organo di controllo degli stupefacenti non possa suscitare sospetti. Va notato pero' che il nuovo programma sarà finanziato dalle stesse fonti che i due organi specializzati già esistenti in Russia: il Comitato permanente per il controllo degli stupefacenti ( presidente - esperto della Commissione dell'ONU per il controllo degli stupefacenti, professor Eduard Balajan ) e la Commissione governativa dell'opposizione all'abuso degli stupefacenti e alla circolazione illegittima della droga ( PKNP ) ( presidente - vicepremier Serghej Sakhraj ). Oltre a ciò, sarà lo stesso nuovo Comitato a decidere sul volume dei finanziamenti.
L'attuale situazione e' stata discussa uno di questi giorni alla seduta straordinaria del Comitato permanente per il controllo degli stupefacenti. La redazione della "Nezavisimaja Gazeta" ha a disposizione il documento finale approvato durante questa seduta. Lo pubblichiamo con tagli.
DOCUMENTO
Attualmente fanno parte del Comitato permanente per il controllo degli stupefacenti dirigenti dei diversi ministeri e dipartimenti, noti specialisti del MINZDRAVMEDPROM ( Ministero della sanità e dell'industria medica ) della Federazione Russa, del Ministero degli Interni, del Servizio Federale della Sicurezza, del Ministero della Difesa, del Comitato superiore della dogana, del Ministero della Giustizia, della Direzione Superiore degli Interni di Mosca, del Dipartimento della farmacia di Mosca, numerosi scienziati, noti specialisti dei laboratori di criminologia, dei centri di ricerche scientifiche e degli istituti specializzati, che elaborano documenti ed istruzioni metodologiche che riguardano la perizia nel campo di stupefacenti e di sostanze forti. Il corpo del Comitato e la sua Presidenza furono formati secondo le istruzioni ufficiali di Ministeri e di Enti interessati.
Gli specialisti del Comitato permanente per il controllo degli stupefacenti sono preoccupati dalla precipitazione mostrata dagli autori del disegno della legge nel rivedere gli elenchi di stupefacenti, di sostanze velenose o ad azione forte, perché cosi' non vengono prese in considerazione le particolarità della circolazione illegittima della droga nel nostro paese.
Il Comitato, invece, elabora questi elenchi sulla base degli elenchi approvati dalle attuali convenzioni, delle risoluzioni della Commissione dell'ONU sugli stupefacenti, delle raccomandazioni del Comitato internazionale per il controllo degli stupefacenti presso l'ONU, delle risoluzioni del Ministro della Sanità, delle informazioni del Ministero degli Interni, del Servizio Federale della Sicurezza e dei laboratori di criminologia. Allo stesso tempo, in conformità all'articolo 39 della Convenzione unica sulle droghe del 1961, all'articolo 23 della Convenzione sulle Sostanze Psicotrope del 1971 e all'articolo 24 della Convenzione dell'ONU del 1988, gli elenchi ufficiali russi sono più ristrettivi e più adatti alla situazione locale: essi prendono in considerazione le particolarità della circolazione illegittima della droga, tipica per diversi regioni con le loro particolarità nazionali. Gli elenchi includono non solo liste delle sostanze in questione, ma anche la loro interpretazione dal punto di vista del d
iritto internazionale, riflettono corrispondenti articoli di convenzioni internazionali, di decisioni e di istruzioni dei corrispondenti organi dell'ONU, il che permette agli organi giudiziari, di perizia e di sanità di introdurli in pratica.
Alla fine dell'agosto 1995 la Commissione permanente ha discusso e approvato i risultati della propria attività, ora pero' esiste il reale pericolo di cancellare la decisione della Commissione rinunciando cosi' ai risultati della pluriennale attività del Comitato.
La situazione e' ancor più aggravata da altre circostanze: se il disegno della legge sarà approvato, l'attuale elenco di sostanze velenose sarà abolito e l'elenco di stupefacenti, proibiti alla produzione ed ai testi clinici sarà diminuito di più di 20 denominazioni. Ad esempio, non ne faranno più parte alcune sostanze di produzione artigianale diffuse in Russia ( derivato dal papavero e dall'efedrina ), incluso l'efedrone, un medicinale pericolosissimo; l'acido lisergico, proibito nel 1967, e alcuni suoi derivati; saranno inclusi nell'elenco dei medicinali da vendere in farmacia il metadone, prodotto nei laboratori clandestini, il fenciclidino, un allucinogeno pericoloso, ecc. Sara' permesso vendere con la ricetta medica il "concentrato di papavero" e foglio di coca, che non erano mai prima considerati come medicinali.
Si propone di usare indulgenza anche verso gli stupefacenti che saranno classificati come "psicotrope" e di conseguenza saranno soggetti a un controllo meno severo. Tutta una serie di medicinali ad azione forte di produzione russa saranno praticamente sottratta al controllo.
Si potrebbe dare altri esempi del genere, ma la tendenza e' assolutamente chiara. Saranno esclusi dall'elenco di stupefacenti proibiti oppure saranno sottratti al controllo statale i medicinali che diverse ditte straniere e i loro mediatori stanno cercando di importare in Russia conquistando cois' il mercato locale; oltre a ciò saranno sottratti al controllo le droghe che possono servire come "razione narcotico".
Bisogna prendere in considerazione il fatto che fino ad oggi tutti i paesi della CIS usano gli stessi elenchi del Comitato permanente. L'approvazione di un nuovo elenco potrebbe causare grossi danni all'unita' dei paesi della CIS in questo campo , alla coordinazione dei loro interessi e aprire nuovi canali per il narcotraffico.
Il Comitato permanente per il controllo degli stupefacenti ritiene che l'approvazione del progetto della legge possa portare alla legalizzazione della circolazione di molte droghe proibite e alla diminuzione del controllo dello Stato degli stupefacenti usati come medicinali; alla liquidazione del monopolio dello Stato sulla produzione, sull'esportazione e sull'importazione degli stupefacenti; la situazione giuridica nel campo di produzione e di vendita delle sostanze narcotiche, velenose e ad azione forte diventerebbe ancor più complicata; cresceranno le spese federali e ministeriali per il lavoro organizzativo, allo stesso tempo probabilmente non saranno sufficienti fondi a disposizione per i programmi concreti di lotta contro la diffusione di tossicomania e di traffico di droga.
Dopo la revisione il disegno della legge deve essere ancora una volta periziato dagli esperti competenti.
Approvato all'unanimità alla seduta del Comitato permanente per il controllo degli stupefacenti.
2 ottobre 1995, protocollo N 41.