Cari amici,
il CORA è una associazione del Partito radicale transpartito e transnazionale, nasce in Italia nel 1987 dov'è ancora oggi l'unica organizzazione politica degli antiproibizionisti. All'inizio del mese di dicembre ci sarà l'assemblea costituente del CORA belga ed entro la prima metà del '96 si costituiranno il CORA spagnolo e francese. Il CORA ha dunque l'ambizione di avere nuclei di agitazione, propaganda ed iniziativa politica organizzati su base nazionale, che sono autofinanziati, che determinano autonomamente le iniziative nazionali ma che sono interdipendenti per quanto riguarda l'impostazione politica generale.
Attualmente le nostre campagne ed iniziative sono finalizzate a due obiettivi convergenti: la distribuzione controllata di eroina e la legalizzazione delle droghe leggere illegali con equiparazione alla legislazione di quelle legali e la revisione di queste ultime.
Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere e quindi per entrare in tema con la vostra iniziativa, il CORA in Italia ha promosso la costituzione di una associazione denominata "Consumatori Cannabis" che è federata anche ad ECCO. Siamo dunque molto interessati alla crescita della vostra organizzazione e dei gruppi che vanno costituendosi nei diversi paesi ma, per altre ragioni, siamo anche preoccupati. Le ragioni della nostra preoccupazioni derivano da tre osservazioni e quindi da tre proposte esclusivamente politiche.
La prima osservazione è legata agli obiettivi. In sostanza è necessario definire obiettivi politici chiari e non generici, che possano costituire una base per una lotta che riesca a coinvolgere quanta più gente possibile e non solo i consumatori. A questo proposito è necessario dire con forza che la nostra azione è finalizzata anche ad evitare il passaggio dalle droghe leggere alle pesanti, nonostante sappiamo che la scienza ha dimostrato che questo passaggio non esiste e non è automatico, sappiamo anche che questa è una delle tesi dei nostri avversari che fa più presa sulla gente. Si tratta in sostanza di riconoscere che se passaggio c'è questo è agevolato dalle leggi che lasciano la gestione del mercato in mano alla criminalità.
La seconda osservazione è sui mezzi che si intendono usare per raggiungere gli scopi. Noi siamo convinti che in questa società, con queste regole sociali, politche, ma anche di comunicazione ed informazione l'unico mezzo che puo' essere efficacemente usato e che puo' consentire di raggiungere degli obiettivi è la nonviolenza. Nonviolenza non come astrazione ideologica ma come azione, è possibile immaginare che all'interno di ECCO si formino dei gruppi di azione nonviolenta, cioè disposti a digiunare come ad andare in galera per violare delle leggi ingiuste anche in paesi diversi dai propri, dove magari si rischiano anni di galera?
La terza osservazione è sui tempi. Come detto ci vogliono obiettivi chiari e mezzi di lotta efficaci, al pari è necessario stabilire dei tempi in cui si intendono realizzare le nostre azioni.
Anche se queste osservazioni possono apparire una critica al vostro operato noi siamo venuti qui per proporvi una iniziativa da tenersi nel mese di agosto del 1996. Si tratta di organizzare delle violazioni alle leggi attuali in tutti i paesi europei, c'è dunque bisogno di molto tempo: bisogna acquisire le leggi, capire cosa e quanto si rischia, trovare chi è disponibile a fare queste azioni, avere incontri con le varie forze politiche, e tante altre attività. Un lavoro lungo, duro e difficile che dovremo fare in sole 50/60 settimane. Con questo proposito vi facciamo gli auguri di buon lavoro.