1. La riduzione del danno va intesa non solo come riduzione del rischio salute per chi usa o abusa di sostanze ora proibite, ma anche e soprattutto sui danni che il proibizionismo produce sulla economia, sulla politica, sullo sviluppo pacifico della societa'.2. E' auspicabile che si affermi la libert di coltivazione ed ingestione di tutte le sostanze naturali che si conoscono.
3. E' necessaria, altres
, la regolamentazione e la legalizzazione della vendita al pubblico e della pubblicit di ogni sostanza consumata, a maggior ragione di quelle ora proibite.
4. Antiproibizionisti, libertari, liberali, liberisti, riformatori, di sinistra, di centro, di destra, alti, bassi, magri, grassi, neri e bianchi uniamoci!
5. Non molliamo!