DOPO LA PIVETTI LA ZUFFA,ARNAO IL PROMOTORE, IL MANIFESTO E MAURIZIO COSTANZO GLI ADDETTI STAMPA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA FINESTRA.Roma, 17 dicembre 1995 - Nota del CORA:
"Prima Arnao sul Manifesto: il referendum del CORA è il gioco delle tre carte. Poi la Pivetti da Costanzo: non c'è proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento.
Ieri Grazia Buffa, Presidente del forum droghe: il referendum del CORA non è per la legalizzazione delle droghe leggere.
Abbiamo chiesto per tre volte al Manifesto di pubblicare una replica ad Arnao. Abbiamo chiesto alla Pivetti di controllare e fare pubblica ammenda: almeno due proposte di legge di iniziativa popolare sono state depositate ad inizio di legislatura dal CORA su droghe e Aids. Abbiamo chiesto a Costanzo di rettificare quanto detto dalla Pivetti ospitandoci.
Il transpartito della menzogna si è dunque costitutito. Con il Presidente della Repubblica, a cui pure abbiamo chiesto di intervenire, che sta alla finestra.
Di fronte a questo squadrone della morte della verità, del diritto, della Costituzione scritta, delle leggi (che vede in prima fila alte cariche dello Stato, che - per cancellare la nostra organizzazione politica, la nostra storia fatta di referendum popolari, di lotte nonviolente e democratiche - arrivano sinanche a negare l'evidenza di atti parlamentari) la risposta non puo' essere affrettata, di mera "reazione" o "testimonianza" perchè puntiamo dritto al riconoscimento e al risarcimento del danno.
PS. Ancora una volta vogliamo ricordare il nostro più duro e rigoroso avversario, Vincenzo Muccioli, che ospito' appena un anno fa -con naturalezza e amicizia- il congresso nazionale degli antiproibizionisti. Altri tempi, altre coscienze."