le questioni che solleva vincenzo sono alla base del congresso. non v'è dubbio che più saremo più facile sarà prendere una decisione. il congresso, con questi presupposti, sarà di per se un congresso di lotta perché da questo congresso passa -come dicevo- il rilancio o la chiusura (formale o sostanziale poco importa). Saremo in grado di assumerci la responsabilità di fare quel che vincenzo auspica?Dipende da quanti saremo, che la quantità -com'è noto- consente di avere più qualità. Ma non basta evocare questa necessità: bisogna organizzare la partecipazione al congresso, è! questa, oggi, l'iniziativa politica antiproibizionista da organizzare.
Per il resto, per definire il progetto e il modello organizzativo c'è il congresso. Senza dimenticare che il congresso del cora è l'unica assise democratica antiproibizionista a cui tutti possono partecipare. Non è questione di difendere una storia ma di farla vivere. Lo slogan congressuale raccoglie e alza tutte le nostre bandiere, sta a noi tenerle alte.