Il 7· Congresso del CORA, riunitosi a Roma dal 26 al 28 gennaio 1996,
sentite le relazioni della Segretaria e del Tesoriere, le approva;
saluta lo straordinario esito della campagna di raccolta firme sul referendum per la legalizzazione delle droghe leggere, reso possibile dall'impegno e dalla mobilitazione di centinaia di militanti liberali, liberisti, libertari, riformatori e referendari, e dall'intelligenza e dal coraggio di oltre 500.000 cittadini italiani che, con la propria firma, hanno riposto, in termini di riforma e di costruzione politica, ad una campagna, probabilmente senza precedenti, di denigrazione e dileggio, organizzata e sistematica, antireferendaria e antiliberale;
prende atto dello scempio e del deserto cui si sono ridotti ad essere nel nostro Paese la legislazione e il dibattito politico sui temi delle droghe e dei diritti dei cittadini e ne addebita grande responsabilità innanzitutto a quanti - dal centro, dalla sinistra e da destra - hanno ritenuto di dover limitare il proprio impegno su questi temi a sterile esercizio di polemica o testimonianza politica, quasi sempre e solo di natura e di prospettiva pre e post elettorale;
è consapevole dell'impegno che, per il 1996, i militanti ed i dirigenti del CORA dovranno profondere nella difesa e nella promozione delle lotte, delle iniziative e degli obiettivi che risultano da otto anni di esperienza politica antiproibizionista quale il CORA, come unica forza politica organizzata, ha saputo assicurare al Paese, alla sua politica ed ai suoi cittadini;
ritiene altresì che sia urgente e non più rinviabile la rifondazione internazionale del CORA che ne adegui la natura e l'organizzazione agli obiettivi ed alle ambizioni per cui questa originale associazione politica ha dimostrato in questi anni non solo di volere ma di sapere lottare;
proprio in questa prospettiva, come condizione e strumento, ritiene ancora più essenziale un rafforzamento ed un rilancio dell'attività, dell'iniziativa e dell'impegno militante del CORA in Italia;
dà mandato agli organi statutari di adoperarsi perché questo obiettivo vanga raggiunto e perché, entro il giugno del 1996, possa tenersi a Bruxelles il primo congresso internazionale del CORA;
qualora questo obiettivo si rivelasse irraggiungibile, dà mandato agli organi eletti dal Congresso di procedere alla liquidazione del CORA.