Il rischio di burocratizzazione di una organizzazione politica, come di presenze "dovute" ma non "sentite" non consentono di tenere dei buoni congressi, cioè di costruire un dibattito vero, profondo e a volte anche duro. Il congresso del cora ha dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, della maturità dei congressisti, dell'autonomia dell'organizzazione, della presenza di un gruppo dirigente discreto (perchè modesto e non certo discreto se paragonato a gruppi "dirigenti" di altre organizzazioni).
Forse (da sottolineare quattro volte) l'unico dato negativo è stata la scarsa partecipazione. Il forse non è dovuto all'equazione "pochi ma buoni" ma alla constatazione di aver finalmente fatto il censimento di chi veramente ci sta: a fare cosa? ad avere la priorità dell'antiproibizionismo al di là degli schieramenti.
Ed al di là degli schieramenti, delle appartenenze, delle priorità vuol dire in particolare: la presenza e gli interventi di Marco Pannella, Sergio Stanzani, Paolo Vigevano e Benedetto Della Vedova che hanno in corso una difficile campagna politica del loro partito; la presenza e l'intervento di Luigi Manconi anch'egli impegnato in una importante scadenza di partito; del professor Gessa che pure arrivava dalla California per pochi giorni in Italia e di altri compagni che -pur avendo importanti attività del loro partito- hanno voluto ribadire la priorità del loro agire politico: l'antiproibizionismo.
Con questo non voglio assolutamente dire che non vi siano dei bravi militanti antiproibizionisti al di fuori del CORA, voglio semplicemente sottolineare -come ha fatto anche Manconi- che restando buoni antiproibizionisti nei propri partiti si condanna l'antiproibizionismo ad essere perdente. Per il momento, ancora una volta, è nel e con il CORA che si rilanciano le lotte.
Il resto non esiste, a parte le iniziative promosse da Marco Pannella, che per questo è il leader dell'antiproibizionismo politico e della politica antiproibizionista. Lo stesso Pannella è convinto della necessità di una organizzazione antiproibizionista come il CORA: non a caso si iscrive e partecipa ai congressi.