Bruxelles, 7 février 1996 - Il Ministro degli Interni Lanotte, nell'intervista rilasciata oggi a La Libre Belgique, riconosce che "Non possiamo impedire al crimine organizzato di interessarsi alla droga se non decidiamo di legalizzare tutte le droghe e tutti i circuiti." ma "da un punto di vista etico non lo possiamo fare."
Dunque, per rispettare le convinzioni etiche che attengono alla morale e alla coscienza di ciascun cittadino il Ministro viene meno ai doveri di un Uomo di Governo, che sono quelli di prevedere, prevenire e, in ultima istanza, risolvere i problemi.
L'unica proposta per governare l'immenso e drammatico flagello delle droghe illegali che ci viene dal nostro Ministro degli Interni è quella di lasciare tutto in mano au crime organisé: sempre più ricco, violento e potente, al punto di mettere in crisi le economie nazionali ed in alcuni paesi anche la democrazia. Continueremo cosi' a lasciare conoscenti, amici e figli vittime dell'abuso di droghe, servi della criminalità e criminali a loro volta a spese di tutti i cittadini.
Signor Ministro, questa la chiama etica?
Ad essere buoni e nel migliore dei casi a noi sembra che Lei fugga dalle sue responsabilità, tanto più che Lei sa che "Non possiamo impedire al crimine organizzato di interessarsi alla droga se non decidiamo di..."