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Conferenza droga
Fischetti John - 25 marzo 1996
tratto da ex-net

area problemi sociali

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Msg# 68, 23/03/96 11:33 [6921]@ Da: Marco Camarda A : All

Oggetto: LEGGERE!!!

* Inoltrato da Marco Camarda (93:399/2.8) usando GoldED 2.50+

* Area : PCK.PUB.AVVENIMENTI (Peacelink: avvenimenti, manifestazioni ed al)

* Mitt.: Ugo Cozza, 61:3914/1.25@Peacelink.org (Martedi` Marzo 19 1996 13:58)

* Dest.: ALL

* Sogg : LEGGERE!!!

Welcome ALL,

"Quale che sia la quantità di morfina che un individuo possa iniettarsi e tollerare, dopo poche ore (3-5) egli è di nuovo in sindrome di astinenza."

Si tratta di un principio elementare di farmacologia che tutti i medici conoscono, ma che pure era ignorato dal gruppo di politicanti che a Firenze avevano intrapreso una inutile e dannosa sperimentazione sull'uso di morfina per le terapie ai tossicodipendenti da eroina.

Quel gruppo di individui, autoproclamatisi "esperti" ed organizzati in comitato, avevano condizionato anche le scelte normative regionali. In tal modo erano riusciti a far stabilire, a livello di indicazioni, essere terapeutico da parte dei medici di medicina generale prescrivere 120mg. di morfina al giorno, e non esserlo il prescriverne di più, condannando così i tossicodipendenti fiorentini, vittime di tale pratica, ad aggirarsi vorticosamente fra medici e spacciatori di droga subito dopo svanito il poco durevole stato di sollievo ottenuto con la quantità di farmaco consentita.

I medici di base venivano così ad essere sottoposti a pressioni continue per prescrivere quantità aggiuntive di morfina, e sono conosciuti casi di tossicodipendenti che ricevevano ricette da molti di loro, all'insaputa uno dell'altro.

Ma se morfina non riuscivano ad ottenere, era inevitabile che si rivolgessero ai canali di spaccio dell'eroina, o alle disponibilità di psicofarmaci, contraendo e diffondendo così infezioni, o divenendo politossicomani.

La dottoressa Tretola, come tanti altri medici in quel periodo, vedeva tornare i suoi pazienti in preda alle sofferenze della sindrome di astinenza anche dopo aver loro prescritto la quantità che gli pseudo esperti avevano fissato come massima, ed in qualche caso, non è riuscita ad evitare la somministrazione e la prescrizione di quantità aggiuntive.

Per questo, priva della solidarietà dei colleghi, e con l'unico supporto delle evidenze scientifiche che i tribunali hanno completamente ignorate, è stata condannata nei primi due gradi di giudizio a pene di rilevante consistenza.

Il procedimento è ora in Cassazione dove non si ritiene giusto, trattandosi di stabilire principi che riguardano l'intera classe medica, che la dottoressa affronti da sola un abuso giudiziario consumato nei suoi confronti come vittima designata a ribadire il potere di alcuni individui di condizionare il medico negli atti da compiere verso i suoi pazienti e di fronte alla di loro sofferenza.

Considerato e ribadito che:

- già da almeno 20 anni era ben noto dalla letteratura scientifica e dall'esame delle esperienze cliniche che la somministrazione di morfina può esitare soltanto in una limitazione del danno, ma a condizione che non se ne limiti la quantità prescrivibile e somministrabile, e non può mai essere terapeutica, in quanto non consente ai pazienti il recupero di una vita stabile e normale;

- che l'equivalenza secondo la quale 120mg di morfina corrisponderebbero a 30mg. di metadone, teorizzata dagli pseudo esperti, non ha alcun senso trattandosi di due sostanze completamente diverse per farmacocinetica;

- che comunque, 30mg di metadone costituiscono meno della metà della dose minima efficace per una terapia adeguata ai tossicodipendenti da eroina;

- che tali evidenze erano e sono tutt'oggi del tutto ignorate da coloro che avevano ispirato la politica della Regione Toscana;

- che i medici di base non avevano all'epoca la possibilità di scegliere un altro farmaco sostitutivo più stabilizzante come il metadone;

- che la dottoressa Tretola ha operato in una situazione illegalmente costruita da individui che avevano il solo fine di procurarsi un potere di controllo sui servizi per tossicodipendenti;

- che la Regione Toscana non ha mai prodotto i dati a dimostrazione dell'assunto che 120mg. di morfina potessero avere un effetto terapeutico e che quantità aggiuntive fossero, invece, dannose;

- che, di conseguenza, il Ministero della Sanità ebbe ad interrompere lo sciagurato esperimento per non avere ricevuto alcuna dimostrazione di eventuali benefici prodotti;

- che permane specialmente a Firenze, ma anche nel resto del Paese, la volontà di condizionare i medici e di limitarne l'azione terapeutica in "scienza e coscienza", e che tale volontà risponde a fini non del tutto disinteressati,

Si costituisce il Comitato "Sandra Tretola" con l'intento di:

- tutelare la dottoressa di fronte alla prevaricazione amministrativa, politica e giudiziaria di cui è stata fatta segno, esprimendo ad essa la solidarietà del mondo professionale medico nazionale ed internazionale, e fornendole il massimo supporto scientifico;

- ribadire il principio secondo il quale nessuno può dettare limitazioni di dosi e di durata all'uso di un farmaco in mano medica, provvisto che tale farmaco sia stato approvato ed immesso in farmacopea;

- ribadire altresì il principio che il medico ha il diritto nonché l'obbligo, per deontologia e dovere professionale, di adoperarsi comunque per lenire le sofferenze di chiunque gli si rivolga, e che mai azioni palesemente intraprese a quel fine possano essere contestate come reati dolosi.

E a tale scopo apponiamo la nostra firma qui di seguito, con a lato la rispettiva qualifica professionale.

firma qualifica professionale

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R Nardini.

Gruppo S.I.M.S.

Via Stagio Stagi, 81

55045 Pietrasanta (Lu) - Italy

Tel/fax +39 584 72600 Segreteria 24h

E-Mail: simsnr@versilia.toscana.it

Web: http://www.versilia.toscana.it/pietrasanta/sims.html

CHIUNQUE E' INTERESSATO AD ADERIRE AL COMITATO,PER FAVORE MI RIMANDI IL PRESENTE MODULO SIA VIA MATRIX CHE VIA INTERNET ALL'ADDRESS: ugo@diemme.it

GRAZIE :-)

See you later.... Ugo

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E-Mail:ugo@diemme.it

u.cozza@sottovoce.it

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Hakuna Matata All!

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