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Conferenza droga
Sorba Gabriele - 28 maggio 1996
DROGA, STAMPA E REGIME: SEGNALAZIONI VARIE.
(A CURA DEL VOSTRO GIULIO MANFREDI)

1) Dal Manifesto del 19 maggio '96: intervista a Don Ciotti sul governo Prodi.

Domanda: "Dei ministeri sociali cosa pensi?"

Risposta: "Penso che ci sono persone di valore, ma in alcuni casi ho qualche dubbio sulla loro competenza. Rosy Bindi, per esempio, è una donna eccezionale, ma su temi come le tossicodipendenze e l'AIDS dovrà costruirsi una squadra di collaboratori il più possibile libera e competente."

D.: "Ti convince la nomina di Napolitano agli interni?"

R.: "Premesso che quello era il ministero giusto per Luciano Violante, Napolitano mi dà molta speranza (...)"

2) Dal Sole 24ore del 27 maggio '96: intervista a Livia Turco, nuovo ministro per la famiglia e la solidarietà sociale.

D.: "Veniamo alle tossicodipendenze"

R.: "Il ministero ha forti competenze su questo punto delicato, che io molto onestamente devo approfondire, anche perché c'è un impegno di governo immediato con un decreto legge sulle tossicodipendenze. La prossima settimana Palazzo Chigi presenterà una grossa campagna sull'AIDS e il messaggio è : "tu sei il più forte".

Si fa molta leva sulla prevenzione e si punta sulla cosiddetta riduzione del danno. Non penso che le tossicodipendenze siano isolabili dal disagio giovanile. Va promossa una politica vera per i giovani e insieme vaste politiche di riduzione del danno. Sarebbe stato bello che la presidenza avesse previsto un sottosegretariato per le politiche giovanili. Io posso farmi promotrice di un comitato di coordinamento che coinvolga i ministeri interessati e le associazioni giovanili."

3) nel Manifesto del 28 maggio '96è contenuto il primo numero dell'inserto "Fuoriluogo" , mensile promosso da Forum Droghe. Tra i vari articoli segnalo:

- 2Caro Romano, secondo me..." , lettera di Daniel Cohn-Bendit a Romano Prodi in cui tra l'altro si invita il nuovo governo a prendere in considerazione le politiche antiproibizioniste;

- articolo di Betty Leone, della CGIL: "...una società che assume e non esorcizza le proprie contraddizioni non ha bisogno di capri espiatori e perciò può ragionare di politiche di riduzione del danno. Noi ci riflettiamo da tempo insieme con le associazioni del volontariato e con gli operatori dei servizi pubblici: ci sembra l'unica strada per sottrarre tanti e tante al mondo dell'illegalità e per restituirli ad un a vita di relazione sociale. In questo quadro si inserisce la proposta di legalizzazione delle droghe leggere, che la CGIL ha condiviso e considera uno degli elementi della strategia di riduzione del danno. L'Ulivo non l'ha inserita nel suo programma elettorale, probabilmente perché temeva di spaventare l'elettorato moderato. Se però, come speriamo, ci avviamo verso una legislatura dei stabilità potremo discutere ancora del problema e trovare soluzioni condivise."

Forse i tempi della riflessione hanno impedito a Betty Leone e alla CGIL di dare una mano al Co.R.A. e ai Club Pannella quando si raccolsero le firme sul referendum; speriamo che la riflessione futura non impedisca loro di difendere la volontà di oltre mezzo milione di cittadini.

- intervista a Ueli Locher, responsabile tecnico dei programmi di riduzione del danno a Zurigo, da parte di Grazia Zuffa... che si guarda bene dal segnalare il volumetto del Co.R.A. che fornisce un' esauriente analisi dell'esperienza svizzera di distribuzione controllata dell'eroina.

4) Articolo dell' Espresso del 30 maggio '96. "Morfina? Si grazie"

"Secondo l'Ufficio narcotici delle Nazioni Unite siamo al penultimo posto in Europa quanto a consumo di morfina per milioni di abitanti, un buon indicatore di come i medici affrontano il dolore...persiste il timore che l'uso curativo di morfina possa creare nuovi tossicomani, nonostante fior di studi dimostrino quanto ciò sia assurdo...vi sono poi gli ostacoli burocratici...per i parenti di un sofferente di cancro è difficile persino trovare un medico che si procuri presso l'Ordine il "ricettario giallo" necessario per gli stupefacenti. "A Genova solo il 3 per cento dei medici possiede il ricettario speciale. Questa assurdità andrebbe subito abolita", sostiene Franco Henriquet, anestesista genovese (e militante dei Club Pannella, ndr)...nel North Carolina una infermiera è stata condannata a un risarcimento di 15 milioni di dollari per non aver somministrato a un morente le dosi di morfina prescritte, lasciandolo in agonia."

 
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