"La Stampa" del 6 e 7 luglio, cronaca di Torino, riporta la notizia della morte di Michele Armani, 29 anni, di Saint -Vincent; il giovane è stato trovato morto in un albergo di Torino, nella sua stanza; accanto a lui una siringa sporca di sangue; nessuna traccia del giovane che era salito con lui in stanza nè dei documenti di Armani.
"...Il morto era uno dei testimoni importanti della duplice inchiesta della procura di Biella sulla comunità di recupero "Le Patriarche", una sorta di multinazionale dai molti lati inquietanti...Michele Armani è il secondo testimone di quell'inchiesta trovato morto per overdose...Michele Armani è stato per molti anni ospite della comunità di recupero "Le Patriarche" di Bioglio (Biella)...Armani era diventato uno dei responsabili del trasporto di materiali tra l'Italia e la Francia , dove c'è la "casa madre" della comunità. Ma poi sono arrivate le inchieste della magistratura, per botte ai ragazzi e per i troppi e vorticosi giri di denaro, con conseguenti "buchi" finanziari. Armani raccontò e sottoscrisse agli inquirenti una dettagliata ricostruzione di quanto avveniva in comunità. E in particolare, di quello che veniva soprannominato il "giro delle patate": <, circa 2 miliardi. Venivano caricate su un furgone destinato alla Svizzera>>. Armani raccontò anche delle sovvenzioni Usl alle comunità: <>..."..