Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 06 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 11 luglio 1996
LO STRANO MONOPOLIO DEL TABACCO ITALIANO

Il Foglio, 11 luglio 1996, pag.3

_____________________________________________

Philip Morris, la multinazionale americana del tabacco (e ormai anche dell'alimentare: si pensi al marchio Kraft) che commercializza e produce la quota maggiore delle sigarette consumate in Italia (Marlboro, Merit, Diana), è stata messa sotto accusa, dal tribunale di Napoli, per una presunta evasione fiscale di importo clamoroso: l'imponibile evaso o eluso riguarderebbe 8 mila miliardi di lire di vendite e di royalties, nei nove anni passati. Al centro della questione vi è la sua affiliata, la Intertaba, che produce in 5 fabbriche, con 1500 addetti complessivi, in Italia, sigarette della Philip Morris. A causa di questi stabilimenti italiani, gli utili della multinazionale del tabacco (la cui sede principale è a New York e la sede legale europea è in Svizzera) dovrebbero essere tassati in Italia con la nostra imposta sulle società e l'Ilor, anziché essere tassati come fin ad ora, con il più favorevole regime riservato alle royalties e ai proventi di vendita di beni prodotti prevalentemente all'estero da soci

età estere. Nel 1995 121 miliardi di lire di royalties e 1.225 miliardi di lire di rivendite di sigarette, avrebbero, così, dato luogo ad una maxi evasione e non ad elusione del tutto legale secondo il fisco italiano, come invece la difesa Philip Morris sostiene.

A parte questi aspetti di ordinaria follia fiscale, ai quali siamo ben abituati, l'affaire è collegato al nostro anacronistico e contraddittorio sistema di gestione pubblica del settore del tabacco. Il monopolio di Stato, è tale di nome, ma è ufficialmente in concorrenza con altri produttori: concorrenza in realtà basata su particolari accordi con la Philip Morris. Le imprese del monopolio, con eccesso di personale e gestioni inefficienti, sono in perdita, ma soddisfano radicate pressioni clientelari sindacali. L'ingente patrimonio immobiliare è male utilizzato e si degrada. Nella distribuzione ai tabaccai la gestione è ancora di tipo monopolistico e genera rendite, con cui vengono coperte parte delle perdite della produzione. Fra l'altro Philip Morris, evasioni o no, è - di fatto - il vero dominus del monopolio del tabacco italiano: privato e pubblico insieme.

Che cosa si aspetta a privatizzare questo settore, che potrebbe rappresentare un plus, anziché un fatto negativo, nella nostra industria e nell'agricoltura a monte?

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail