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Conferenza droga
Partito Radicale Cora Italia - 16 luglio 1996
DECRETO TOSSICODIPENDENZE: IL CORA INCONTRA IL MINISTRO LIVIA TURCO CHE ANNUNCIA L'INTENZIONE DI EMANARE UNA NORMA DI SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DEI MEDICI E DEI TOSSICODIPENDENTI NEL RISPETTO DEL RISULTATO REFERENDARIO DEL 1993.

ALLE ORE 15 DI OGGI, UNA DELEGAZIONE DEL CORA, GUIDATA DAL COORDINATORE NAZIONALE CARMELO PALMA, AL SUO 7· GIORNO DI DIGIUNO, HA INCONTRATO IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE IN MERITO ALLA CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE SULLE TOSSICODIPENDENZE CHE, NELLA VERSIONE APPROVATA DALLA CAMERA, PROIBISCE AL 99% DEI MEDICI ITALIANI DI PRESCRIVERE METADONE, ABROGANDO LA VOLONTA' POPOLARE ESPRESSA COL REFERENDUM DEL 1993.

Il Ministro ha preso atto dei gravissimi problemi provocati dall'articolo del decreto che limita l'impiego del metadone ai soli medici dei Sert.

Il Ministro ha convenuto sulla richiesta del CORA perché venga emanata una norma di salvaguardia dei trattamenti metadonici non compresi nell'ambito di applicazione del decreto, riconoscendo, che questa circolare e tutti gli atti successivi del Governo devono dare adempimento al risultato referendario del 1993.

Da parte sua il CORA, mentre ringrazia l'on. Livia Turco e prende atto che la sua volontà è stata compromessa dalla necessità di salvaguardare gli equilibri interni ed esterni alla maggioranza di Governo, invita il Parlamento a non fare delle politiche sulle droghe merce di scambio.

Naturalmente il CORA si riserva di impugnare il provvedimento anche in sede amministrativa ed ogni altra azione contro il decreto, per la tutela del diritto alle terapie per i medici e i tossicodipendenti.

Visto quanto detto dal Ministro nell'incontro, Carmelo Palma, coordinatore nazionale del CORA, Lucio Bertè, membro della direzione nazionale, e Ignazio Marcozzi Rozzi, medico curante di alcuni cittadini tossicodipendenti, sospendono il loro digiuno riservandosi di riprenderlo non appena ricomincerà la discussione parlamentare sulla conversione del decreto.

 
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