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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 19 luglio 1996
LA VENTESIMA REITERAZIONE DEL DECRETO SULLE TOSSICODIPENDENZE: LA RIDUZIONE DELLE CURE MASCHERATA DA RIDUZIONE DEL DANNO.

Sulla Gazzetta Ufficiale n.166 del 17 luglio stato pubblicato il D.L. 16 luglio 1996, n.375 "Disposizioni urgenti per l'attuazione del testo unico sulle tossicodipendenze, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n.309". Si tratta della ventesima reiterazione di un provvedimento la cui prima versione recava le firme di Giuliano Amato, Antonio Gava, Francesco De Lorenzo (gennaio 1993).

Contiene (art.1, comma 3) la disposizione che consente "l'uso del methadone limitatamente ai progetti ed ai servizi interamente gestiti dalle unitß sanitarie locali...". Dunque, ufficiale: il primo governo di sinistra-centro ha introdotto nel suo primo provvedimento in tema di tossicodipendenze una restrizione (o, a essere buoni, una disincentivazione) nell'uso dell'unico farmaco sostitutivo riconosciuto in Italia e usato da vent'anni in tutto il mondo. Si pu sorridere amaro pensando che tale limitazione "statalista" (solo i servizi pubblici delle USL) stata proposta dalla Lega Nord ed stata recepita da una maggioranza (con l'appoggio di Forza Italia) che, per compensare ipocritamente e nominalmente l'effetto della concreta riduzione delle cure ha deciso di abrogare la parola "sperimentali" attribuita finora ai "progetti ed i servizi finalizzati alla riduzione del danno"; signori, la sperimentazione finita, ora faremo sul serio la riduzione del danno; come sarß possibile mettendo intralci e dif

ficoltß all'utilizzo del farmaco che la necessaria stampella per ogni programma di "harm reduction" un problema che dovranno risolvere gli operatori ed i loro assistiti, mica il governo, mica il Parlamento!

Solo il CORA, solo Carmelo, Lucio , Roberto , magari Giulio, organizzati nel CORA (e solo perch organizzati nel Cora) sono riusciti ad opporsi a questa scelta famigerata ed a strappare al ministro almeno la promessa di una circolare che limiti i danni del decreto. Certo, assistiamo ad un arretramento della nostra lotta; ieri ci battevamo per introdurre nel decreto la possibilitß di sperimentare l'eroina terapeutica; oggi ci battiamo per il "metadone legale". A tale innegabile e inevitabile condizione dobbiamo rispondere esaltando al massimo il nostro "strabismo": avere un occhio vigile sul fronte di lotta "ritardato" ed un occhio altrettanto vigile sul fronte di lotta da costruire, utilizzando al meglio le prossime iniziative di Marco Pannella in Italia ed il lavoro dei compagni antiproibizionisti in Belgio e altrove per il Cora internazionale.

Una cosa la nostra iniziativa sul decreto deve avercela insegnata, altrimenti non saremmo strabici ma cechi: ci siamo solo noi, IL FORUM DROGHE NON ESISTE, con buona pace di quanti in passato ci continuavano ad implorare perch non rompessimo i rapporti con....chi? Chi si battuto con noi, non dico per l'eroina legale, ma per il metadone? Manconi forse, ma (la rima stupida a volte non lo ) Manconi uno e tutti gli altri son nessuno!

Al decreto reiterato possono essere applicati gli emendamenti proposti dal CORA in Parlamento e che troverete al testo n. 3285 della conferenza droga.

P.S. Sulla cronaca di Torino de "La Stampa" di oggi apparsa la seguente notizia, a rettifica (parziale anche perch non ammessa) di quella pubblicata ieri (vedi testo n 3323): "Metadone. Il Presidente della Commissione Comunale Tossicodipendenze, Carmelo Palma, ha sospeso lo sciopero della fame a seguito di un incontro con il Ministro Turco in merito al decreto che restringe la possibilitß di utilizzo del metadone ai soli medici dei Sert. Il ministro ha assunto l'impegno di emanare una circolare che chiarisca la possibilitß di utilizzo del metadone anche ai medici di famiglia".

 
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