LA POLITICA DI CLINTON SUL TABACCO E' UN ESEMPIO DI SAGGEZZA E UN COLPO DURISSIMO ALLA LOGICA DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SULLA DROGA
DICHIARAZIONE DI CARMELO PALMA, RESPONSABILE NAZIONALE DEL CORA:
"SE IL TABACCO VA TRATTATO COME UNA DROGA, PERCHE' NON TRATTARE LE DROGHE COME IL TABACCO?"
"Sulla droga, la politica degli Usa e quella dell'Onu, negli ultimi 70 anni hanno finito per coincidere perfettamente. Gli Usa hanno coinvolto l'intera comunità internazionale in una guerra senza quartiere e senza successo contro tutte le droghe non tradizionali e non occidentali. L'unico vero e drammatico "imperialismo" americano (fatto di sanzioni, ingerenze politiche, operazioni militari di polizia internazionale) è stato quello esercitato in nome della War on drugs.
La decisione di Clinton sul tabacco, è, contro ogni apparenza, oltremodo "promettente"; il modello che il governo statunitense ha scelto di adottare è ragionevole: intende disciplinare e restringere l'invadenza e il dinamismo di un mercato che arreca danni enormi alla salute pubblica, e attribuisce alle multinazionali delle sigarette un enorme potere di condizionamento politico.
Clinton ha deciso, finalmente, di trattare il tabacco "da droga", con una politica piena di restrizioni e priva di proibizioni.
Ha, in certo modo, deciso di rispettare il risultato di serissime acquisizioni scientifiche, e di tradurle in scelte politiche conseguenti.
Quando questo atteggiamento venisse applicato, con lo stesso rigore, alla cannabis ed ai suoi derivati, sarebbe inevitabile che la disciplina cui la cannabis dovrebbe essere sottoposta equivarrebbe a quella del tabacco.
E presto, troppo presto, per trarre dalla politica di Clinton buoni presagi per la riforma antiproibizionista delle legislazioni internazionali sulla droga. E', per dire poco, improbabile che il Presidente americano voglia a breve modificare la politica sulle droghe illegali all'insegna del "rigore antiproibizionista". Ma è perlomeno certo che la sua decisione tira un colpo durissimo alla logica delle Convenzioni Internazionali sulla Droga che neppure comprendono il tabacco nel novero delle sostanze suscettibili di una disciplina restrittiva e di controllo internazionale."
Roma, 22 agosto 1996.