Il quotidiano La Repubblica di ieri dava conto della polemica sorta tra il senatore verde Luigi Manconi e il deputato della Lega Roberto Maroni a proposito del nuovo simbolo leghista, il "Sole delle Alpi", che a detta di Manconi ricorda molto la foglia della cannabis. A conclusione dell'articolo, senza firma, si dice che ad un certo punto anche i radicali »si sentono chiamati in causa e s'inseriscono nella bagarre: ma che male c'è - protestano - ad usare per simbolo la piantina di marijuana? E rivendicano, nel vortice della guerra della foglia sei puntE, la titolarità: la sola organizzazione politica che ha come stemma la pianta di "maria giovanna" siamo noi del Cora, il coordinamento radicale antiproibizionista .
Qui di seguito il testo del comunicato del Cora: a chi legge il compito di giudicare questo ennesimo esempio di piccola/grande disinformazione del quotidiano di piazza Indipendenza.
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PADANIA: CORA SU POLEMICA LEGA MANCONI
Non sappiamo se, come sostiene Manconi, la simbologia "padana" adottata dalla Lega ricordi le foglie di cannabis. Non comprendiamo peṛ le sdegnate risposte di Calderoli e Maroni. Nella Lega vi sono numerosi antiproibizionisti: non solo Pagliarini, ma anche il Bossi "degli inizi".
Ad oggi la sola organizzazione politica che abbia le foglie di cannabis nel simbolo è il CORA. Non per propagandarne l'uso, ma per impedirne lo sfruttamento da parte della mafia e per riportarle al loro valore di mercato. Se anche i leghisti riscoprissero questa vena, insieme libertaria e legalitaria, potrebbero, forse meglio che con i fantasmi della secessione, combattere una vera battaglia contro le mafie politiche e comuni che dicono di volere abbattere (a Milano, Roma o Catania).