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Conferenza droga
Rogai Roberto - 21 settembre 1996
stampa e droga

L'Unita' del 21/9 - inserto Firenze Mattina - Cronaca di Empoli pubblica il seguente articolo, a firma Dario Parrini:

Titolo: Non proibire le droghe leggere "E' stata Torino a volerci imitare"

Testo:

"Fare come Torino" e' diventata la parola d'ordine degli antiproibizionisti d'Italia, sicuri che piu' comuni chiederanno al governo sulla scia del capoluogo piemontese la depenalizzazione delle droghe leggere e la somministrazione controllata degli oppiacei, piu' risaltera' la volonta' diffusa nel paese di non punirne l'uso. Sergio Marzocchi, presidente dell'Arci di zona, ha pubblicamente sollecitato gli amministratori locali a farsi sentire in questo senso "per sconfiggere la clandestinita' e l'emarginazione", per mettere in ginocchio "la criminalita' grande e piccola che specula sui tossicodipendenti" e, infine, "per sperimentare nuovi sistemi di lotta alla droga all'insegna della riduzione del danno, visto che quelli d'indole punitiva hanno vistosamente fallito". Segue un appello al governo per abbandonare "le illusioni repressive" e investire invece su prevenzione e educazione. Nel fare la proposta, Mazzocchi aveva certo messo in conto risvolti polemici, ma tutto si sarebbe aspettato tranne l'orgogliosa

e quasi risentita reazione dell'amministrazione comunale. "Non dobbiamo prendere esempio da nessuno - dice il dirigente dei servizi sociali Guido Marlia - Non e' Empoli che deve seguire le orme di Torino. Semmai e' Torino che si e' ispirato a Empoli, citta' tra le antisignane della campagna antiproibizionista". Proprio cosi'. "Tre anni e mezzo fa - continua Marlia - facendo propria la risoluzione di Francoforte, la giunta approvo' una delibera in cui si chiedeva la depenalizzazione delle droghe leggere e quella delle droghe pesanti limitatamente all'uso personale secondo dosaggi prefissati. Si prevedeva inoltre un'esperienza di somministrazione controllata di droghe psicoattive (cocaina e simili) da parte del Servizio per le tossicodipendenze. Fummo il primo consiglio comunale d'Italia a caldeggiare una modifica radicalmente liberalizzatrice della legge sulla droga". Ma e' un primato caduto in oblio o forse insufficientemente divulgato. "La delibera e' del 17 maggio 1993 - dice Marlia - e fu regolarmente aff

issa in albo pretorio. Inspiegabilmente e' passata sotto silenzio". Il comune di Empoli, contro la droga, va al di la' delle enunciazioni di principio. In tempi di comuni che non sanno spendere, i 525 milioni assegnati nel 1995 sono gia' stati investiti con la creazione degli operatori di strada e di un laboratorio di falegnameria ad Avane per ex tossicodipendenti o drogati in fase di cura. E stanno per partire i lavori di ristrutturazione dei bagni pubblici in piazza XXIV luglio, dove sorgera' il "Centro Pippo", ritrovo a scopo didattico-ricreativo per i circa duecento pazienti del Servizio tossicodipendenze. Quest'estate, inoltre, e' giunto un secondo finanziamento di 370 milioni che servira' a rimettere in sesto il centro accoglienza di via Barzino e adibirlo ad attivita' di prevenzione e recupero, con gruppi di confronto con le famiglie dei tossicodipendenti.

Fine testo

 
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