"INCIDENTI STRADALI E DROGHE LEGGERE: IL MINISTRO DI PIETRO FA DEL TERRORISMO SPICCIOLO"
DICHIARAZIONE DI CARMELO PALMA, RESPONSABILE NAZIONALE DEL CORA:
"Nella sua esternazione settimanale su una rivista, il Ministro Antonio Di Pietro affronta il problema della connessione fra incidenti stradali e uso di stupefacenti. Il titolo dell'articolo č conseguente al titolo terroristico: <>. Il Ministro elenca dati Istat forniti dal Ministero dell'Interno: nel 1994 sono stati rilevati 170.679 incidenti stradali, che hanno causato 6578 morti, e 239248 feriti; gli incidenti, i morti ed i feriti attribuiti allo stato psicofisico del conducente sono stati rispettivamente 3520 (il 2,06 del totale), 362 (il 5,50% del totale) e 4993 (il 2,08 del totale). Devo premettere che ogni incidente, ogni morto e ogni ferito č di troppo prima di constatare che le percentuali sono molto basse, anche se Di Pietro si guarda bene dall'ammetterlo?Il Ministro ci informa poi che il 14% dei cittadini sottoposti a controllo č stato riscontrato positiva ai test antidroga: <>. Falso: il Ministro dovrebbe sapere che, a differenza dell'etilometro, che registra una alterazione alcoolica in "atto", l'esame delle urine per i consumatori di droghe leggere non ha questa efficacia; un test delle urine per la cannabis potrebbe essere negativo 20 minuti dopo l'assunzione, quando il suo organismo č sotto gli effetti della sostanza; inoltre, tracce di cannabis rimangono nelle urine fino ad un mese dal consumo, mentre gli effetti della cannabis durano, al massimo, 3 ore.Al termine dell'articolo, il Ministro Di Pietro precisa che il suo dicastero sta lavorando ad un "piano nazionale della sicurezza stradale"; spero sinceramente che tale documento tenga finalmente conto del fatto che il test antidroga delle urine non corrisponde a reali motivazioni di sicurezza stradale, ma č unicamente uno strumento di persecuzione per migliaia di cittadini ogni anno"
Roma, 16 ottobre 1996.