Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 20 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Manfredi Giulio - 21 novembre 1996
DROGA: TOSSICOLOGI, UN TERZO TD. ABUSA DI 4 SOSTANZE.

Lancio dell'Adnkronos del 20 novembre 1996:

Un terzo dei td. abusa contemporaneamente di quattro sostanze: eroina, cocaina, cannabis e alcol. Il fenomeno del poliabuso è stato messo in evidenza dal professor Pier Francesco Mannaioni, presidente della Società italiana di tossicologia, nel corso dell'Undicesimo Congresso nazionale della Società che si sta svolgendo a Milano.

"Il poliabuso di sostanze è andato crescendo negli ultimi ciqnue anni - ha detto Mannaioni -, a questo fenomeno si associano malformazioni fetali, deficit intellettivi dei figli e, più recentemente, comportamenti a rischio di infezioni virali gravi, non giustificate dall'abuso di una sola sostanza".

Secondo Mannaioni "non esistono droghe leggere nè pesanti, esistono solo modi leggeri o pesanti di usare le droghe, che unitariamente fanno male. E' una cattiva traduzione dall'inglese". Ed è un messaggio che già l'anno scorso la Sit aveva lanciato con forza a livello nazionale.

I tossicologi hjanno anche discusso le nuove terapie. "In Italia sono in sperimentazione farmaci alternativi al metadone, già presenti in altri paesi ma non ancora registrati da noi: la buprenorfina (nome commerciale "Temgesic", ndr) e la laam (si tratta di un particolare tipo di metadone il cui effetto dura più a lungo, ndr). A questo proposito sarebbe auspicabile una maggiore snellezza burocratica da parte delle autorità competenti. Poi c'è la tecnica Urod di detossificazione ultrarapida: è una delle possibilità terpeutiche, che va presa in considerazione e valutata con precisione".

Il prof. Mannaioni ritiene davvero che il problema sia solamente quello di una "maggiore snellezza burocratica"? Da parte delle "autorità competenti", degnamente riassunte dal ministro Rosy Bindi, non vi è invece una "chiusura ideologica" che fa del "proibizionismo sulle cure" l'interfaccia del "proibzionismo sulle droghe" (e un degno rappresentante dei due proibizionismi è il medico americano citato nell'inserimento precedente...)?!

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail