Dopo essersi espressa contro la "droga di Stato", Bindi ha precisato di essere "assolutamente favorevole alla depenalizzazione, perchè non è con le punizioni e soprattutto con la punizione carceraria che si aiutano i giovani ad uscire da questo dramma". Ma ciò - ha proseguito - "non equivale a dire immediatamente si alla legalizzazione e alla liberalizzazione".Domanda: l'essere "assolutamente favorevole alla depenalizzazione" consentirà al ministro Bindi di battersi per l'abolizione delle sanzioni amministrative che, anche dopo il rferendum, colpiscono ancora i consumatori di droghe leggere e pesanti?