Io spero che il CORA siliberi presto della sindrome da modello olandese.Non è questo che serve alla battaglia antiproibizionista. L'Olanda rappressenta un buon esempio di ciò che si può fare in un quadro proibizionista, all'interno delle convenzioni internazionali. Ma ne mostra anche tutti i limiti.
Quello che è necessario ora è creare l'organizzazione internazionale degli antiproibizionisti (come e in che forma sarà l'oggetto dell'8· congresso del CORA fra una settimana a Bruxelles), organizzare l'attacco mal sistema proibizionista internazionale, denunciare le responsabilità dei politici e dei governanti che appoggiano una legislazione che produce morte, disagio e grandi pericoli per la società.
Quello che vogliono i proibizionisti e i "riduzionisti del danno" fini a sé stessi è salvaguardare lo statu quo. In questo senso credo che per gli antiproibizionisti che davvero vogliono sovvertire l'ordine esistente, il modello olandese, attardarsi su di esso, rappresenti un pericoloso errore.
Ps: è ovvio che non sto polemizzando con G.Manfredi, ho solo preso spunto dall'ultima frase del suo testo precedente.