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Conferenza droga
Donvito Vincenzo - 7 dicembre 1996
ODG DROGA A FIRENZE

COMUNICATO STAMPA

LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE E INIZIATIVE ISTITUZIONALI LOCALI.

LETTERA APERTA DI VINCENZO DONVITO, COORDINATOREREGIONALE DEI CLUB PANNELLA-RIFORMATORI AI MEZZI D'INFORMAZIONE FIORENTINI E LOCALI.

Firenze, 7 Dicembre 1996. Vincenzo Donvito, coordinatore regionale in Toscana dei club Pannella-Riformatori, ha inviato la seguente lettera aperta ai mezzi d'informazione fiorentini e toscani.

Ordine del giorno sulla droga anche al Comune di Firenze: com'era prevedibile, il dibattito si e' animato. E com'era ancor piu' prevedibile la vostra funzione e' fondamentale. Quindi ecco alcuni punti fermi che, per svolgere un' informazione a 360 gradi, non potete non considerare.

- La materia trattata non prende mai -sottolineo mai- in considerazione la liberalizzazione -che di fatto esiste nelle nostre strade- ma la legalizzazione, che tende a dare civilta' giuridica ad un comportamento individuale diffuso e non nocivo per la comunita' e per lo Stato, e a porre fine ad un mercato di delinquenti piccoli e grandi (con identiche caratteristiche del proibizionismo sull'alcool negli Usa di Al Capone).

- Sono state gia' raccolte 500 mila firme per un referendum abrogativo in materia: cinquantamila in Toscana -20 mila a Firenze- da una piccola forza politica quale la nostra. In questi giorni la Corte Costituzionale si pronuncera' sulla legittimita' della richiesta e saremo chiamati al voto referendario nella prossima primavera.

- Pendenti i processi per disobbedienza civile di Marco Pannella, sempre a Firenze e in Toscana sono state raccolte, e si raccolgono anche in questi giorni, piu' di 20 mila firme su una petizione che esprime condivisione sul suo operato, auspicando iniziativa legislativa del Parlamento in materia, cosi' come da progetti di legge, popolari e no, gia' depositati.

- L'ordine del giorno proposto non porta alla legalizzazione degli stupefacenti (come asseriscono con superficialita' alcuni consiglieri comunali), per il semplice fatto che i Comuni non hanno competenza legislativa. E', invece, un ordine del giorno che auspica un intervento del legislatore nazionale in senso antiproibizionista, e indica, nel rispetto della legge (cosi' come deciso dai cittadini nel referendum vinto alcuni anni fa) come a livello locale si possano limitare i danni del proibizionismo.

- Gli sproloqui sull'esempio olandese, e di alcune regioni tedesche, si sprecano, mentre si ignorano quelli svizzeri e britannici. Credo sarebbe il caso di aprire "una finestra" sulla materia, e mi candido a riempirla.

Vi chiedo questo. Per aiutare tutti a capire meglio cosa stia succedendo e cosa potrebbe succedere, e per evitare che le passioni ideologiche accechino e mistifichino i lumi della ragione.

 
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