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Conferenza droga
Partito Radicale Centro Radicale - 10 dicembre 1996
PE/DROGA

PARERI DIVERGENTI SULLA DEPENALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE - PANNELLA VUOLE RIUSCIRE A STABILIRE IN DIECI ANNI UNA NORMATIVA INTERNAZIONALE ANTIPROIBIZIONISTICA

Agence Europe, 09/12/1996

La commissione per le Libertà pubbliche e gli Affari Interni del Parlamento europeo ha ascoltato la settimana scorsa i rappresentanti di due organizzazioni impegnate nella lotta contro la droga, ma che hanno posizione opposte: l'ECODP (European Cities on Drug Policy, di Francoforte) è a favore della depenalizzazione della droga, e l'ECAD (European Citics Against Drugs, di Stoccolma) è del tutto contraria alla depenalizzazione e alla legalizzazione. Voehringer (ECODP) ha sottolineato la volontà della sua organizzazione di trattare il problema in modo obiettivo, sociale e medico, ritenendo che la strategia repressiva tradizionale costi molto e non sia efficace. La repressione non è da escludere, ma in un contesto globale, comprendente prevenzione, trattamento, repressione e sostituzione. Invece, Rigby (ECAD) si è duramente opposto alla depenalizzazione: "non bisogna capitolare di fronte al problema della droga (... ), la legalizzazione costituirebbe un incitamento per i giovani a consumarne". I parlamentari so

no sembrati abbastanza perplessi; l'opinione dominante sembra considerare che non esista "un metodo giusto" di lotta contro la droga, ma che occorrerebbe riprendere gli aspetti positivi dei diversi approcci. Il giorno successivo si è riunito il CORA (Radical Antiprohibitionnist Coordination), con la partecipazione del leader antiproibizionista, Marco Pannella, e del commissario europeo Emma Bonino (a titolo personale), nonché di vari parlamentari europei e di alcuni parlamentari nazionali. PannelIa ha indicato come obiettivo la transizione in dieci anni ad un "diritto internazionale di tipo antiproibizionistico". Questo "obiettivo 2006" deve essere il risultato di una strategia transnazionale ispirata dai tentativi non violenti già sviluppati in Italia (per un referendum) e in California. La sig.ra Bonino ha sottolineato il fallimento delle strategie sperimentate da vari decenni ed ha invitato a seguire la strada della legalizzazione e della convinzione, ossia la strategia che sta avendo successo per il taba

cco. La CORA si è lamentata del fatto che le "agenzie internazionali" di stampa non abbiano parlato della sua manifestazione, affermando che si tratta di una volontà palese di nascondere l'esistenza di un'organizzazione antiproibizionistica in Europa.

 
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