COMUNICATO DEL COORDINAMENTO RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA.La decisione della Cassazione è un primo traguardo per tutti i militanti antiproibizionisti e riformatori che un anno fa hanno raccolto le firme e oggi sono impegnati nella difesa dei referendum per garantire al Paese la possibilità di esprimersi anche sul tema della politica sulle droghe.
I cittadini ora sanno che la prossima primavera - ammesso che la Corte Costituzionale voglia rispettare la sovranità popolare e la Costituzione - saranno chiamati ad un grande confronto politico e civile, per una politica sulle droghe ragionevole e rispettosa del Diritto e dei diritti, sia dei consumatori che dei non consumatori di sostanze illegali.
Intanto il Parlamento ha un motivo in più per discutere da subito le proposte di legge per la legalizzazione della cannabis bloccate da mesi, a partire da quella di iniziativa popolare del CORA sulla quale sono state raccolte più di 50.000 firme.