Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 15 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Serafini Silvio Loris - 23 dicembre 1996
Ordine del giorno per la legalizzazione delle droghe legge
re e l'utilizzo dei derivati oppiacei a scopo terapeutico presentato da Loris Se

rafini - Pavullo nel Frignano Modena Tel.0536 324441

Questo ordine del giorno stato approvato dal Consiglio Comunale di Pavullo nel Frignano in provincia di Modena il 19.12.96.

Pavullo nel Frignano una cittadina di poco meno di 15.000 abitanti, capoluogo della montagna modenese.

L'amministrazione l'espressione di una lista civica alla quale ho aderito, rivendicando naturalmente la mia identitß radicale;il sindaco del PDS.

Rivesto l'incarico di assessore all'ambiente e oltre a questo odg ho presentato con successo l'adesione a Nessuno tocchi Caino e alla capagna per l'affermazione della libertß per il Tibet.

L' odg stato approvato con 8 voti favorevoli contro 6 contrati e 2 astenuti. Il testo lo stesso di quello approvato a Torino, naturalmente con i riferimenti relativi alla provincia di Modena.

Ora cercher di contattare i giornali locali per avviare una discussione.

Tel. 0536 324441

Ordine del giorno del Consiglio Comunale

OGGETTO: Necessitß e urgenza di incardinare politiche cittadine di normalizzazione in tema di droghe e di tossicodipendenze.

Il Consiglio Comunale di Pavullo nel Frignano,

persone (per la gran parte pienamente e normalmente "inserite").

l'incremento dei morti per overdose di eroina, che vede Modena detenere tristi primati nazionali, testimonia a una parte l'inadeguatezza di politiche sanitarie che limitano l'offerta terapeutica ai trattamenti cosiddetti riabilitativi, e dall'altro l'estrema e pericolosa instabilitß del mercato clandestino delle droghe illegali, che sempre ed ovunque rappresenta il primo, pi· grave e rilevante fattore di rischio per i consumatori di eroina.

le politiche sociali e sanitarie dell'ordine pubblico e di repressione della criminalitß, anche nel nostro paese sono condizionate , talora pregiudicate, da legislazioni proibizionistiche che alcune cittß europee hanno per iniziato coraggiosamente a "denunciare" attraverso la sperimentazione di strategie alternative.

il fallimento di tali legislazioni proibizioniste si pu riscontrare al costante e continuo aggravarsi del problema droga ed impone quindi, anche in via sperimentale il tentativo di percorrere strade diverse

la sperimentazione intrapresa sul piano internazionale, che comunemente viene definita con il termine "politiche di riduzione del danno" consistita essenzialmente:

a) nella parziale sostituzione dell'offerta del mercato illegale con forme di vendita o di somministrazione legale di droghe proibite, mediante l'utilizzo dei pi· svariati strumenti giuridici: dalla sospensione dell'applicazione della normativa proibizionista con il ricorso alla clausola della "non obbligatorietß dell'azione penale" come avviene in Olanda, alla deroga rispetto alla legislazione sanitaria, con il ricorso a protocolli validati internazionalmente, di sperimentazione scientifica, come avviene in Svizzera, all'inserimento nella Farmacopea ufficiale di sostanze inserite negli elenchi delle Convenzioni Internazionali in materia di stupefacenti come avviene in Gran Bretagna;

b) nell'istituzione di aree di relativa e controllata extraterritrialitß (intese soprattutto come "aree di servizio" per consumatori di droghe), peraltro di diversissima natura e finalitß dai coffee shop olandesi alle "Fixerstube" tedesche, centri a bassa soglia in cui la possibilitß per i tossicodipendenti da oppiacei di consumare "liberamente" droga, senza rischiare l'intervento delle forze di polizia, si affianca l'offerta di servizi sociali e sanitari da parte delle istituzioni pubbliche.

i risultati di queste politiche hanno complessivamente concorso a ripristinare condizioni di sicurezza nelle cittß ed un migliore livello di assistenza dei cittadini tossicodipendenti ed a orientare i consumi di droghe e pi· in generale gli stili di vita dei consumatori verso forme socialmente pi· sostenibili o comunque meno dirompenti.

la droga, come quella italiana, che rappresenta sempre pi· un limite e non una risorsa, un alibi per gli immobilismi e un freno per le buone volontß; a tale "denuncia" deve seguire la richiesta al Governo e al Parlamento di riformare al pi· presto le norme che impediscono forme di sperimentazione sociale, politica e sanitaria che altri paesi europei stanno attuando con ottimi risultati;

niziativa popolare, depositate da oltre due anni, che richiedono la legalizzazione dei derivati della cannabis e dell'uso terapeutico degli oppiacei; sia convertito al pi· presto in legge il decreto di riforma del Testo Unico sulle tossicodipendenze, giunto alla diciannovesima reiterazione, in una versione che recepisca le proposte di concrete politiche integrate di "riduzione del danno", che prevedano anche sperimentazioni di somministrazione controllata di oppiacei; sia posto al centro della II Conferenza Nazionale sulla droga il tema della "riduzione del danno", senza pregiudizi ideologici e con l'acquisizione di tutte le esperienze scientifiche in atto negli altri Paesi europei;

ad inviare il presente ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Sanitß, al Ministero della Famiglia e Solidarietß Sociale, alle Presidenze di Camera e Senato, alle Presidenze delle Commissioni Igiene e Sanitß, Affari Sociali e Giustizia di Camera e Senato, alle Presidenze dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail