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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 13 febbraio 1997
STUPEFACENTI: OSS. ROMANO, 'ASSASSINO' LO STATO CHE LEGALIZZA

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB - Se lo Stato legalizzasse la droga si trasformerebbe in ''assassino'' perche' ''darebbe avallo, copertura legale a un'operazione devastante e grandemente lesiva della persona umana''. E' questo il giudizio dell'''Osservatore Romano'' che oggi dedica un'intera pagina ad articoli e commenti contro le proposte di legalizzazione delle droghe leggere, proposte definite ''assurde'' e ''disumane''.

In una nota dal titolo ''Nessuna 'copertura' ai delitti sulla persona'', il teologo Gino Concetti sottolinea che ''l'uso della droga, di qualunque tipo, spersonalizza la persona, la svilisce, la degrada, la anchilosizza''. ''Come si puo', pertanto - si chiede - tollerare che lo Stato, per venire incontro a soggetti tossicodipendenti possa legalizzare l'uso di droghe di tipo 'leggero'?''.

''Compito dello Stato - prosegue - e' di garantire e promuovere la dignita' della persona, i suoi diritti fondamentali nei quali e' incluso il diritto all'integrita' fisica e psichica''. ''Uno Stato che, venendo meno al suo compito, legiferasse in contrario sarebbe 'assassino' perche' - scrive - darebbe avallo, copertura legale a un'operazione devastante e grandemente lesiva della persona umana''. (SEGUE)

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12-FEB-97 15:17 NNNN

STUPEFACENTI: OSS. ROMANO, 'ASSASSINO' LO STATO CHE LEGALIZZA (2)

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 12 FEB - Padre Concetti ricorda la condanna morale della Chiesa cattolica verso l'uso di ogni tipo di droga. Di recente, il Pontificio consiglio per la famiglia ha pubblicato un documento contro le ipotesi di legalizzazione.

''La lotta alla droga, per eliminarla o per ridurne gli effetti letali, suppone un'altra strategia, che non sia quella della connivenza o del permissivismo'', spiega ancora il teologo. ''Da parte dei singoli Stati - osserva - si deve avere il coraggio di colpire a fondo, in radice il fenomeno: nella produzione e nella commercializzazione''. Sia nella droga, come nella diffusione dell'Aids, vi e', secondo padre Concetti, ''la responsabilita' dei singoli''. (ANSA)

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12-FEB-97 15:18 NNNN

 
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