Ieri l'Avvenire (giornale dei vescovi italiani) ha pubblicato uno "scoop": alcuni brani dei documenti predisposti da dodici commissioni in vista della Conferenza Nazionale sulla Droga di Napoli. Il testo più interessante è quello dal titolo "Le droghe leggere: un problema aperto a livello italiano ed europeo":
"...(occorre) rinunciare almeccanismo punitivo per scegliere una strategia di regolazione, controllo, limitazione e prevenzione del fenomeno...in questa chiave è da rifiutare una prospettiva di semplice deregulation (o liberalizzazione), che accantona la tematica della educazione ai consumi, della informazione e della prevenzione e che abbandona irresponsabilmente il fenomeno alle logiche del liberomercato...la rilevante diffusione del consumo nelle fasce giovanili rende evidente che il meccanismo punitivo non è idoneo a frenare il fenomeno, ed anzi nella misura in cui produce clandestinità e incide sulla immagine sociale del consumatore è ostacolo ad iniziaitve di tipo preventivo... l'obiettivo da perseguire è quello di una nuova categoria normativa comprendente quanto meno droghe leggere, alccol e tabacco la cui vendita non sia vietata,ma soggetta a disciplina particolare per quanto attiene la distribuzione, l'informazione sui rischi, gliinterventi pubblici di aiuto in caso di richiesta...Se è vero che la
dinamicasocio-culturale ha una sua logica e relativa autonomia rispetto alla legge, è anche vero che la regolazione statale può influire positivamente, cercando di contenere i rischi sociali, e di potenziare la capacità di autoregolazione dei singoli e delle comunità, o al contrario massimizzare il rischio, alimentando ideologie della diversità emarginalità...è perfettamente congruente accompagnare un'eventuale modifica della legislativa alla promozione della prevenzione soprattuto primaria, a partire da ujna corretta informaziomne, oggi assolutamente carente: anche perchè la delega sociale alla punizione, intesa come "scoraggiamento" all'uso, confonde necessariamente il piano della dissuasione morale con quello della difesa della salute...".
Il "Secolo d'Italia" del 15 febbraio (gioranle di Alleanza Nazionale) saluta con soddisfazione l'approvazione da parte del consiglio comunale di Lecce (giunta dell'Ulivo) di ua mozione contraria ad ogni ipotesi di legalizzazione.
La "Padania" (giornale della Lega Nord) del 18 febbraio saluta con soddisfazione la presentazione nel consiglio comunale di Milano di una mozione del consigliere leghista Penati che chiede al Comune di aderire alla Risoluzione di Stoccolma (cartello di città proibizioniste); la mozione è stata integrata dal consigliere leghista Bernardelli con la proposta di considerare reato la detenzione di droga per uso personale (sic).
Tre giorni fa l'assessore leghista di Milnao alla Sanità si era dichiarato favorevole alla somministrazione controllata di eroina....