Dal corserad el 15/3: intervista a pino arlacchi: "Michele Coiro, che delle carceri italiane è il direttore, dice che la legalizzazione è un passo verso la liberalizzazione, che resta l'obiettivo ultimo (domanda del giornalista, che peraltro travisa le dichiarazioni di Coiro, ndr)..."E dice cose sbagliate. Parla con uno slogan. D'annata: da anni 60 e 70. C'è un fenomeno oggiche si chiama globalizzazione: e che senso ha parlare di leggalizzare un solo mercato?...I Popolari dicono cose molto sensate: la tradizione cattolica sull'argomento è più ricca di quella di noi laici. Si, bisogna imparare dai preti...".
Accanto vi è un'intervista a Nunzio Giuliano, ex boss della camorra, che nell'87 perse un fuglio di 17 anni, ucciso da un'overdose di eroina: "Vede, io a Vittorio ho cercato di capirlo, parlandogli: ma che cosa può dire un padre a un figlio che si buca? Banalità: "Smettila, quella roba t'ammazza"..Ma i ragazzi questo già lo sanno. Bisognerebbe, invece, parlare meno e ascoltare di più. Avrei dovuto farlo anch'io, invece...Oddio, se lo Stato fosse in grado di impedirne la vendita saremmo tutti contenti. Ma le cose non stanno così. E allora resta soltanto una strada: la legalizzazione. L'impero economico del crimine si regge, in gran parte, sul narcotraffico...E poi chissà, in questo modo riusciremmop davvero ad avvicinare i ragazzi. Del resto, qual è l'alternativa? Gettarli tra le braccia della malavita, abbandonandoli a un dstino fatto di scippi, rapina e morte? Beh, se proprio bisogna pagare un prezzo all'ipocrisia, mi sembra troppo alto".