COMUNICATO STAMPA
DROGA: CORA SUI PROCESSI A PANNELLA ED AGLI ALTRI MILITANTI ANTIPROIBIZIONISTI
Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere del CORA Coordinamento Radicale
Antiproibizionista
<Questi sei "spacciatori" hanno tratto dall'esperienza la convinzione che, oggi, siano le aule dei tribunali, assai più che quelle parlamentari, le sole in cui sia possibile articolare, in pubblico contraddittorio, un bilancio dei fallimenti del proibizionismo: hanno scelto di utilizzare gli strumenti della disobbedienza civile e della nonviolenza , come altri fecero ventanni fa sull'aborto, in una situazione che presenta inquietanti analogie.Oggi, come allora, si pensa di esorcizzare, anziché concretamente combattere, un flagello che ha assunto dimensioni di massa grazie all'insipienza ed all'irresponsabilità politica: oggi, come 20 anni fa, si pensa di bollare, con pubblici e moralistici anatemi, quanti sostengono la necessità di una riforma non più procrastinabile.
In queste settimane, dopo una Conferenza Nazionale sulla droga consumatasi, per la gran parte, in una parata di illusioni e di "illusionisti", e dopo un voto parlamentare che ha compattato un rinnovato fronte proibizionista "istituzionale", i processi a Pannella ed agli altri militanti riformatori (a partire da quello del prossimo 8 aprile), sono l'unico appuntamento certo, su cui è possibile chiamare a raccolta, ancora una volta (se esistono), quanti condividono questa lotta politica di libertà e ragionevolezza, e quanti (oggi sulla droga, come 20 anni fa sull'aborto) non si limitano a recitare un continuo ed inutile "elogio della galera".
Non è un caso che, in queste settimane, l'unica voce che si è alzata, con chiarezza, a sostegno di una riforma antiproibizionista della legge sulla droga, sia stata proprio quella del direttore delle carceri italiane Michele Coiro, di cui Pannella (che rischia oltre 15 anni di carcere) potrebbe diventare a breve un importante ed ingombrante ospite>>.