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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 1 maggio 1997
DIECI PUNTI PER CORREGGERE LA DISCIPLINA SULLE DROGHE

ASPE, periodico del Gruppo Abele, sul n.6 del 27 marzo 1997 pubblica un documento di Magistratura Democratica con una serie di proposte di modifica della legge sulla droga attualmente in vigore in Italia.

Dalla premessa:

"[...] La dimensione propositiva degli operatori [risponde] ad una precisa richiesta del legislatore che ha voluto sottrarre la definizione di interventi che incidono sulla vita e sulla sofferenza di centinaia di migliaia di persone a logiche di pura contrapposizione ideologica o, peggio, di schieramento politico. La nostra esperienza di operatori ci conduce, pur con esperienze e competenze diverse, alla comune conclusione che l'attuale sistema normativo non ha intaccato la diffusione di stupefacenti il quale e' anzi in aumento continuo e apparentemente inarrestabile. La ricerca di prospettive e metodi di intervento alternativi non e', dunque, scelta ideologica ne' inseguimento di mode contingenti, ma il necessario presupposto per un piu' razionale governo del fenomeno [...]".

Queste le proposte di MD (la sintesi e' mia, le parti tra virgolette sono trascritte letteralmente):

1 - "Configurare in maniera autonoma la disciplina repressiva relativa alle droghe leggere" prevedendo "sanzioni differenziate sia sotto il profilo quantitativo che quello qualitativo".

2 - Non punibilita' penale del consumo e della detenzione per uso personale formalizzando i parametri richiesti dalla Cassazione per provare lo spaccio e includendo nell'uso personale anche l'uso di gruppo.

3 - "Modificare la tipologia delle sanzioni amministrative" introducendo in particolare, al posto di misure emarginanti (come la sospensione della patente) sanzioni in positivo (lavori di pubblica utilita').

4 - Ampliare l'ipotesi di fatto di lieve entita' includendo la possibilita' di proscioglimento per non offensivita' (come nei procedimenti per i minorenni) prevedendo espressamente sanzioni alternative alla detenzione.

5 - Legittimare esplicitamente gli interventi di riduzione del danno compresa la somministrazione controllata di stupefacenti "in base a parametri predeterminati e in strutture pubbliche, sia per imporre una conseguente strumentazione organizzativa ad hoc sia per evitare rischi di azioni repressive nei confronti degli operatori".

6 - "Dare effettivita' e regolamentazione al principio di liberta' terapeutica. Anche per evitare l'attuale scoordinamento e contrasto tra normativa statale e circolari ministeriali".

7 - "Potenziare il sistema dei controlli e dei vincoli alle strutture terapeutiche" per garantire il rispetto dei diritti degli ospiti.

8 - Regolamentare i diritti dei tossicodipendenti detenuti e i doveri della struttura carceraria "garantendo la continuita' tra gli interventi terapeutici in corso in liberta' e quelli carcerari".

9 - Alternativa al carcere: introdurre pene alternative e rivedere l'attuale procedimento dell'affidamento in prova.

10 - Rivedere la disciplina dei limiti della custodia cautelare e dell'esecuzione della pena per le persone malate di Aids tenendo conto della sentenza della Corte Costituzionale 438/95 "ma uscendo dall'attuale situazione di totale soggettivismo interpretativo e dando carattere di effettiva eccezionalita' al carcere".

 
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