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Conferenza droga
Partito Radicale Belgique - 22 maggio 1997
Comunicato stampa: DROGA: PARLAMENTO EUROPEO

DROGA: FINALMENTE IL PARLAMENTO EUROPEO RIMETTE IN DISCUSSIONE LE POLITICHE INTERNAZIONALI PROIBIZIONISTE.

GRAZIE ALLE PROPOSTE AVANZATE DAL CORA SI APRE UN NUOVO FRONTE DI LOTTA LIBERTARIA IN EUROPA.

Bruxelles, 21 maggio 97

Si è avviato oggi al Parlamento europeo il dibattito sull'eventuale armonizzazione delle politiche nazionali in materia di droghe, dopo che i deputati aderenti alla campagna del CORA "PAA" (Parlamentari per l'azione antiproibizionista) avevano raccolto l'adesione di 61 deputati, appartenenti a 6 gruppi politici, su una Raccomandazione che chiedeva al Consiglio dei ministri europei la revisione delle convenzioni internazionali e la fine della strategia proibizionista in Europa.

Nella sua relazione introduttiva la Presidente della Commissione competente, l'ex-Ministro della sanità olandese Hedy d'Ancona, ha preannunciato il sostegno alla proposta di revisione delle convenzioni ONU sulle droghe, affinche' si possa liberamente intraprendere, anche localmente, ogni tipo di sperimentazione, ivi compresa la depenalizzazione della cannabis e la somministrazione di eroina sotto controllo medico.

E' la prima volta che un Presidente di Commissione del Parlamento europeo si esprime ufficialmente in tal senso nel corso di una seduta parlamentare.

Il CORA esprime la sua soddisfazione per l'avvio del dibattito, anche se, come ricordato in Commissione dal Segretario del Partito Radicale Olivier Dupuis, sara' necessario affrontare, oltre alla questione dei danni sanitari legati al consumo di droghe, anche e soprattutto il problema del devastante potere corruttore e destabilizzatore delle istituzioni che il proibizionismo ha consegnato nelle mani della criminalità organizzata di tutto il mondo. La necessità di un approccio globale è stata sottolineata, seppure da posizioni opposte a quella della legalizzazione, anche dal magistrato francese Thierry Jean-Pierre.

Le reazioni durissime di Jan Andersson, esponente "socialista" della socialburocrazia svedese danno la misura di come la lotta antiproibizionista costituisca un fronte ineludibile di impegno per tutte le forze politiche laiche, liberali e libertarie d'Europa.

L'espulsione del problema droghe dalle campagne elettorali italiana prima, poi britannica ed ora francese, sono il segno del trasformismo (di destra di sinistra e di centro) al quale rischia di piegarsi il potere, innanzitutto quello dei partiti, nell'Unione europea. Il dibattito al Parlamento è una prima occasione, dopo molti anni, per invertire la rotta.

 
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