Ovvero: intensificare le iniziative per il rispetto del diritto dei cittadini tossicodipendenti alle cure e alla libera circolazione e del diritto dei medici alla liberta' terapeutica.Ogni cittadino dell'UE ha il diritto di acquisire le medicine destinate al suo uso personale senza restrizioni all'interno dell'Unione, purche' esse siano state regolarmente prescritte da un medico abilitato alla professione, indipendentemente dalla nazionalita' o dalla residenza di quest'ultimo. Cosi' risulta dalla risposta alla interrogazione di un eurodeputato data dalla Commissione che al Parlamento europeo si occupa della "libera circolazione" dei cittadini. La Commissione precisa che il farmacista puo' rifiutare la ricetta in caso di dubbio sulla sua autenticita', come e' il caso di prescrizioni mediche che "comportanto rischi di abusi o di usi a fini illeciti, come le prescrizioni speciali di stupefacenti e sostanze psicotrope".
(notizia tratta da "La Repubblica-Salute", n.95, 5 giugno 1997, pag. 20)