Roma, 16 giu. (Adnkronos) - ''La sentenza della sesta sezione penale della Cassazione mette ancora una volta in evidenza i limiti e le storture dell'attuale legislazione sulle droghe. In particolare, il fatto che le sanzioni penali, e non di rado il carcere, non toccano solo gli spacciatori, ma anche i semplici consumatori, compresi quelli di droghe leggere''. Il Gruppo Abele esprime ''preoccupazione'' per la sentenza con cui la Suprema Corte ha affermato il principio che ''passare'' uno spinello ad un amico comporta il reato di spaccio.
Il Gruppo Abele considera invece ''ragionevole'' ed ''equilibrata'' la scelta operata dalla commissione Giustizia della Camera, che propone ''di distinguere con nettezza spaccio e consumo personale o cessione a titolo 'amicale', lasciando semmai alle sanzioni amministrative, rimodellate in positivo, il compito di operare un messaggio dissuasivo''.
''Occorre sottrarre questa materia -aggiunge il Gruppo Abele- a una giurisprudenza lacunosa e contraddittoria, e andare rapidamente a modifiche legislative rispettose del voto popolare del '93 e nel segno di un'effettiva depenalizzazione. Solo sgombrando il campo da sanzioni penali inutili ed emarginanti si potra' seriamente investire sulla prevenzione e sulla dissuasione, sugli aspetti culturali ed educativi''.
(Sin/Zn/Adnkronos)
16-GIU-97 18:58