Per il programma di lotta alla drogaG. Ga. - Corriere della Sera, 20 giugno 1997
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ROMA - Prodi si e' occupato personalmente della cosa, per cinque mesi. Cinque lunghi mesi di trattative, e alla fine l'Italia e' riuscita a far arrivare un suo rappresentante ai massimi livelli delle Nazioni Unite: Pino Arlacchi, sociologo, senatore del Pds, esperto di mafia e terrorismo, verra' nominato oggi vice segretario generale dell'Onu. Con l'incarico di dirigere il centro di Vienna e l'Undcp, lo "United Nation Drug Control Program". Ovvero il programma di lotta alla droga delle Nazioni Unite. Arlacchi avra' il compito di riorganizzare e rilanciare l'ufficio di Vienna, dove lavorano mille persone e che si occupa di narcotici, criminalita' e terrorismo.
Dopo il segretario generale Kofhi Annan e il direttore della sede di Ginevra, in ordine di importanza viene l'incarico assegnato ad Arlacchi. Siamo al livello di Renato Ruggiero, il direttore del Centro Mondiale per il Commercio. Arlacchi avra' un contratto per 5 anni, rinnovabile, che portera' il senatore in giro per il mondo come un forsennato. Ha gia' detto arrivederci alla sua amata barca a vela: per molto tempo gli sara' piuttosto difficile adoperarla. Prima di lui solo il magistrato Giuseppe Di Gennaro, una delle prime vittime del terrorismo, aveva avuto un incarico di rilievo alle Nazioni Unite. Ma non cosi' prestigioso: Di Gennaro infatti si occupava solo del programma per la lotta alla droga.