La "scoperta" e' solo del quotidiano La Repubblica: il Laam (metadone a lunga azione) e' ben noto da tempo ai medici che si occupano di tossicodipendenze. Tra le proposte che il Coordinamento radicale antiproibizionista ha avanzato alla 2a Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze di Napoli c'era anche l'introduzione del Laam tra i trattamento sostitutivi.