LETTERA APERTA AI PROMOTORI DELLE PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER LA COMPLETA DEPENALIZZAZIONE DEL CONSUMO DI DROGHE E PER LA LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE.Roma, 17 luglio 1997
Cari Amici,
con la presente desideriamo assicurare da subito il sostegno del CORA, ancorche' non richiesto, alla vostra campagna sulle proposte di legge di iniziativa popolare per la completa depenalizzazione del consumo di droghe e per la legalizzazione di quelle leggere.
Come sapete la nostra speranza di conquistare leggi migliori, capaci di combattere il crimine invece che crearlo ed alimentarlo, e' speranza alla quale continuiamo a dare corpo, mettendo in gioco innanzitutto le nostre energie, i nostri soldi e, almeno per alcuni di noi, la nostra liberta'.
Il fatto che oggi venga un impegno a tal punto deciso ed inequivocabile di azione e di mobilitazione da parte di adirittura "21 tra partiti politici, movimenti, quotidiani, associazioni e centri sociali" ci induce a ritenere che l'obiettivo dell'abbattimento della follia proibizionista sia ora piu' vicino.
Non possiamo pero' fare a meno di chiedervi quale interesse, per il successo della campagna, vi sia nell'escludere quelle organizzazioni che nel 1993 hanno promosso e vinto la campagna referendaria sulla depenalizzazione del consumo di droghe; quell'organizzazione che ha depositato tre anni fa una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione delle droghe leggere (e' ancora li', in Parlamento, ad aspettare...); quel partito che ha il diritto di prendere la parola all'ONU e lo fa costantemente per denunciare il fallimento del proibizionismo a livello internazionale; quei comitati che hanno gia' stampato e spedito a tutte le segreterie comunali d'Italia un nuovo referendum per la legalizzazione attraverso l'abolizione delle sanzioni amministrative, sul quale, se voi lo decideste, si raccoglierebbero le firme necessarie in poche settimane, consentendo al popolo italiano di votare entro la prossima primavera; che interesse infine vi sia nello sgomberarsi di quelle persone che sono sotto processo
per aver scelto di violare questa legge per poter conquistare, per tutti, una legge migliore.
La risposta non e' davvero molto importante per noi. Lo e' forse un po' di piu' per chi volesse leggere con piu' attenzione la propria storia e la storia di un Paese dove, a chi e' su "posizioni" antiproibizioniste, magari da decenni, si puo' chiedere di ricoprire ruoli di grande responsabilita' politica ed istituzionale a patto che egli si dimostri assolutamente rigoroso nel non trasformare le posizioni di principio in posizioni di lotta.
Per noi la cosa importante e' che questa campagna sia partita, che questo impegno sia stato preso. Vi chiediamo di potere anche noi ricevere i moduli ed il materiale per la raccolta delle firme. Vi chiediamo di potere combattere insieme a voi tutti questa battaglia. Non vi chiederemo, ovviamente, il permesso per continuare a combatterla.
Nella speranza di un vostro pronto riscontro,
Marco Cappato, Tesoriere
Carmelo Palma , membro della Direzione