Rifondazione e Verdi tra i promotori. Un disegno prevede anche ladepenalizzazione di qualsiasi tipo di sostanza.
Pronte due leggi di iniziativa popolare. An insorge: campagna dissennata.
Manconi: basta con il losco commercio. Gasparri: sono degli edonisti irresponsabili.
di Ester Palma - Corriere della Sera, 18 luglio 1997
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ROMA - Gli antiproibizionisti "ricominciano da due". Due sono infatti le proposte di legge di iniziativa popolare che prevedono la depenalizzazione del consumo di ogni tipo di droga e la legalizzazione di quelle leggere. Sostiene le due proposte un cartello di ventuno tra partiti politici, movimenti, centri sociali, associazioni: da Rifondazione ai Verdi, ai Comunisti unitari al Forum droghe, al quotidiano il manifesto. Tutti insieme tenteranno nei prossimi 6 mesi di raccogliere le 50 mila firme necessarie per la presentazione delle due proposte.
Se queste iniziative venissero in futuro trasformate in leggi, in Italia si potrebbe coltivare e vendere la cannabis indica, ovvero la materia prima per la confezione degli "spinelli": basterebbe una semplice autorizzazione, i cui criteri dovrebbero essere stabiliti dal consiglio dei ministri "su proposta del ministero delle Finanze, di concerto con quello della Solidarieta' sociale".
Ma in nessun caso la sostanza stupefacente potrebbe essere venduta ai minori di sedici anni e in quantitativo superiore ai cinque grammi.
Quanto alle droghe pesanti, il loro consumo personale sarebbe completamente depenalizzato. Attualmente invece, secondo i dati presentati dai promotori, il 30 per cento degli oltre 50 mila detenuti italiani e' tossicodipendente. E la meta' e' in carcere per reati legati allo spaccio e alla produzione di droga.
"Dietro la facciata del proibizionismo prospera il libero mercato illegale della droga - osserva il senatore Luigi Manconi, portavoce dei Verdi -. Legalizzare significa stroncare questo losco commercio".
Gli fa eco il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti: "E' tempo di aprire nel Paese una discussione sul problema droga. E la scelta della raccolta di firme in questo senso mi sembra opportuna". Con una battuta Bertinotti associa poi la riduzione del danno delle tossicodipendenze a quella dell'orario di lavoro: "Di entrambe in Italia si parla troppo poco".
Alla campagna "Ricominciamo da due" aderiscono anche le comunita' di recupero fondate da don Andrea Gallo, il quale ritiene che "demonizzare chi si droga, spedirlo in carcere e rovinargli definitivamente la vita non serve a niente. Cerchiamo di capire, invece, e di aiutare chi vive questo dramma. Le comunita' possono accogliere al massimo sedicimila persone, ma i dati nazionali piu' recenti parlano di 300 mila eroinomani e di 9 milioni di consumatori di cannabis".
La nuova campagna antiproibizionista ha scatenato, com'era prevedibile violente reazioni: Alleanza nazionale ha immediatamente annunciato di voler combattere contro il progetto: "E' una campagna dissennata, un'iniziativa del solito gruppo di fautori dello spinello libero". Maurizio Gasparri, coordinatore di An, liquida cosi' le due proposte. E aggiunge: "E' grave che anche alcuni esponenti del mondo cattolico si schierino dalla parte della sinistra edonista e irresponsabile. Non si puo' fare differenze fra leggere e pesanti: le droghe sono tutte ugualmente pericolose".
Dello stesso parere il responsabile di An per i problemi della famiglia, Riccardo Pedrizzi: "Purtroppo in Italia il consumo di stupefacenti e' gia' legalizzato: in galera ci vanno soltanto i tossicodipendenti che rubano, spacciano o uccidono. Vogliamo depenalizzare anche questi reati?". Alessandra Mussolini ha infine accusato la maggioranza di governo di "voler scegliere la morte, ovvero la droga libera".
Sull'altro fronte invece si registra un'adesione dell'ultima ora: il Cora, il Coordinamento antiproibizionista dei radicali, ha annunciato di voler collaborare alla raccolta delle firme.
NOTA: questo pezzo e' tratto dal sito Web del Corriere della Sera. E' in tutto e per tutto uguale a quello stampato su carta tranne il titolo che nell'edizione stampata e' "DROGA, DUE PROPOSTE PER LEGALIZZARLA" (assai piu' serio di quello qui sopra).