SULLO STATO DELLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA NEL 1996.La Relazione può essere richiesta all'Ufficio per il Coordinamento attività di prevenzione e recupero td.ze del Dipartimento Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri - tel. 06/48.161 (centralino).
1) Nell'introduzione è rilevata in modo esplicito la discordanza fra i dati forniti dal Ministero dell'Interno e quello della Sanità: per il primo i td. trattati dai servizi pubblici nel 1996 sono stati 90.577, per il secondo 106.000; per il primo i td. trattati presso le comunità sono stati poco più dell'anno precedente, per il secondo sono stati ancora meno del 1995.
"...L'uso del metadone si conferma in crescita per la terapia di mantenimento e di recupero soprattutto nei programmi a lungo termine (dal 9,3% del 1991 al 25,7% del 1996)...l'affollamento della popolazione carceraria composta in buona misura di tossicodipendenti, anche per reati connessi, rende urgente muovere verso una revisione della normativa penale che miri ad una "decarcerizzazione" verso un trattamento di recupero sociosanitario...".
2) A partire dal 1996, il 75%dei fondi antidroga annuali è gestito dalle regioni, che devono erogare i finanziamenti a servizi pubblici e privati entro otto mesi dal decreto governativo che ripartisce i fondi fra le regioni (per i fondi 1996 il termine scade il 2 dicembre 1997) - pagine 15 e 16.
3) Il governo ha anche , finalmente, disposto i finanziamenti presentati dalle Regioni relativi agli esercizi 1994 e 1995. Spicca la sproporzione fra il numero dei progetti presentati al Nord rispetto a quelli presentati al Sud (ma manca, stranamente , la Lombardia): per esempio, il Piemonte, nel 1994, ha presentato 45 progetti per complessive lire 1.824.325.000; la Sicilia un solo progetto dell'importo di lire 1.441.900.000 (e il progetto è stato respinto!) - pag. 17.
4) "...una intensa attività intesa ad effettuare un monitoraggio a tutto campo sull'attuazione dei progetti a valere sul Fondo per gli anni dal 1990 al 1993...sottoposti a monitoraggio circa duemila progetti...Questo screening, che si completerà nel corso dell'anno 1997, ha già permesso di raggiungere un parziale obiettivo di un recupero di somme non impiegate o residue per circa cinque miliardi da progetti di tipo regionale e per circa tredici miliardi per progetti di tipo locale. Ma al di là degli aspetti finanziari, pure importanti, questa attività di verifica sta conducendo ad un più importante risultato, di rimettere in moto i meccanismi d'impiego dei fondi a vantaggio del recupero dei td. nelle ipotesi di progetti avviati ma interrotti per i più vari motivi (spesso per cambiamenti nella composizione dei governi locali)..." - pag. 21.
5) Per la prima volta compare nella Relazione il rapporto del Nucleo Operativo, da cui si evince un'attività rilevante sia in termini qualitativi che quantitativi: "...Nei circa 200 giorni di operatività il Nucleo ha valutato, tramite visite ispettive, 53 progetti finanziati nel periodo 1990-1993 per un importo complessivo di 16 miliardi..." - pag. 22<24.
6) Interessante il giudizio espresso da una società di ricerca sulla campagna informativa contro le td.ze del governo (slogan "Tu sei più forte di qualunque droga"): positivo rispetto agli adulti, negativo rispetto ai giovani perchè troppo "soft" - pag. 25>27.
7) Rispetto al numero verde Drogatel, da segnalare: "Negli ultimi mesi in considerazione del limitato numero di richieste per problemi relativi all'uso di alcol si è deciso di precisare in tutti i messaggi informativi che il Drogatel risponde anche alle richieste di informazioni e consulenza sui problemi dell'alcolismo... tra le sostanze utilizzate dagli utenti del Servizio, l'alcool si presenta con una percentuale molto bassa nonostante la riconosciuta diffusione dell'alcoldipendenza. Questo, presumibilmente, accade perchè l'uso di alcol gode di una sorta di accettazione e giustificazione "culturale" per cui non è percepito come una vera e propria sostanza tossica. Spessissimo, inoltre, l'uso di alcol è associato a quello di altre droghe e non viene esso stesso considerato una sostanza d'abuso...".
Interessante il dato che il picco di chiamate si è verificato tra settembre e novembre 1996 (conseguenza del dibattito provocato dall'ordine del giorno antiproibizionista del consiglio Comunale di Torino?). pag. 31<40.
7) Il Ministero degli Affari Esteri se la cava in 4 pagine: "...L'unione Europea si occupa del fenomeno droga sulla base dell'art. 129 tit. X e dell'art. K1 del Trattato di Maastricht...La partecipazione italiana al "Programma" delle Nazioni Unite è di assoluto rilievo; il nostro Paese, infatti, ricopre da tempo la posizione di maggior "donatore" dell'UNDCP. L'impegno finanziario italiano è andato crescendo fino al triennio 1990-1992, quando il contributo volontario all'UNDCP ha raggiunto i 40 miliardi all'anno; nel 1993 il contributo è stato di 26miliardi ed è sceso a 20 nel 1994; negli ultimi due anni, a seguito della riduzione generale dei fondi per la cooperazione allo sviluppo (sic, ndr) il contributo è stato di circa 15 miliardi, rimanendo comunque uno dei più cospicui fra quelli versati dall'Italia ad organismi internazionali...". pag. 43<46.
8) Passando ai dati del Ministero dell'Interno, è interessante rilevare che , delle segnalazioni di td. ai Prefetti da parte delle forze dell'ordine per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale (periodo 11/7/90 - data di entrata in vigore della legge Jervolino/Vassalli - 31/12/96) , ben 91.522 (56%) riguardano droghe leggere. "...Le sanzioni amministrative finora adottate dai Prefetti sono state 34.624, di cui 22.565 (65%) a seguito di colloquio presso il Nucleo Operativo Td.ze della Prefettura e 12.059 (35%) per mancata presentazione alla convocazione davanti al Prefetto...". pag. 61-62.
"Sono stati sequestrati Kg. 1.251 di eroina (nel 1995 ne furono sequestrati Kg. 945). L'incremento della sostanza stupefacente proviene principalmente dai paesi attraversati dalla rotta balcanica; sempre più spesso vengono impiegati come corrieri cittadini appartenenti alla ex-Jugoslavia. E'evidente una netta diminuzione di trafficanti turchi, mentre sono in aumento gli albanesi che gestiscono autonomamente e per conto di organizzazioni italiane i traffici di droga. Importante, anche a livello mondiale, è il fenomeno riguardante i traffici di eroina ad opera di cittadini nigeriani che in questo momento, poichè presenti clandestinamente sul territorio italiano, sono difficili da individuare...La cocaina sequestrata ammonta a Kg. 2316 (sequestri 1995, Kg. 2596,ndr)...La cannabis sequestrata ammonta complessivamente a Kg. 5940. Rispetto all'anno precedente non ci sono stati notevoli differenze per quanto riguarda l'hashish, ma il traffico di marijuana è considerevolmente aumentato (circa Kg. 5800). Questo incr
emento del traffico proviene, in particolare, dall'Albania ed è dovuto strettamente al fenomeno dell'immigrazione clandestina albanese...LE MORTI DEI TOSSICODIPENDENTI, DOVUTE PRINCIPALMENTE AD OVERDOSE DI EROINA, NEL 1996 SONO LEGGERMENTE DIMINUITE (563) IN CONFRONTO ALL'ANNO PRECEDENTE (661), CONFERMANDO COMUNQUE CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE GIOVANI NON E' PIU' DEDITA ALL'USO DI EROINA, PREFERENDO ALTRI TIPI DI DROGA (MARIJUANA ED AMFETAMINE)". Pag. 66.
Ho scritto in maiuscolo l'ultimo pezzo poichè credo rappresenti una grossa cantonata del Ministero degli Interni, che a pag. 114 fornisce una tabella da cui si desume che "i decessi tossicologicamente correlati all'uso di stupefacenti" sono stati nel 1996 ben 1.394, massimo storico almeno da dieci anni a questa parte . Inoltre "a tutto il 16 aprile 1997, nonostante le ripetute richieste da parte della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, non hanno fornito riscontro di sorta: nr. 6 Prefetture su 103,nr. 18 Istituti di Medicina Legale su 27. Per quanto precede, i dati sui decessi consolidati al 16 aprile 1997, debbono considerarsi provvisori e, verosimilmente, suscettibili di ulteriori, significative variazioni in aumento..." pag.113.
Non solo non c'è corrispondenza di dati fra ministeri (vedi Interni e Sanità) , ma non c'è corrispondenza neppure all'interno dello stesso Ministero. Eppure..."Funzionari della D.C.S.A. hanno partecipato a molti Convegni, conferenze, incontri di studio anche in qualità di relatori , in Italia e all'estero, portando contributo di informazione esauriente ed obiettiva." - pag. 68.
9) Interessanti le tabelle riportanti le nazionalità degli stranieri indagati in Italia per traffico e smercio di stupefacenti dal 1989 al 1996: i primi cinque posti sono occupati da marocchini (13.737), tunisini (13.158), algerini (3.326), nigeriani (1.451), tedeschi (1.431 - turchi?, ndr); bassi gli albanesi, passati, però, dai 100 casi del 1995 ai 415 del 1996. pag. 101<105.
10) Fra i Progetti del Ministero della Sanità finanziati dal Fondo Nazionale Antidroga segnalo: "Valutazione dei trattamenti con metadone nelle td.ze da oppiacei ed effetti di uno studio controllato per la valutazione dell'efficacia di farmaci alternativi al metadone". Stanziamento: Lire 400.000.000 (Es. fin. 1994). L'Università degli Studi di Cagliari, Istituto di Farmacologia, selezionata a seguito di appalto-concorso, ha avviato nel maggio 1995 la fase operativa della sperimentazione dei trattamenti con buprenorfina, in conformità alla convenzione stipulata il 22/12/94, per un importo di Lire 151.131.000. L'avanzamento dei lavori è in ritardo rispetto ai tempi programmati in quanto si sono verificate difficoltà nel reclutamento dei soggetti per il trattamento "in doppio cieco". Il Dipartimento della Prevenzione, sentita la Commissione Unica del Farmaco, dovrà considerare la possibilità di concedere una modifica al protocollo di sperimentazione come richiesto dall'Istituto suddetto, per consentire il sup
eramento delle difficoltà incontrate....Sperimentazione di un farmaco sostitutivo a lunga durata di azione (L-Alfa acetil-metadolo, LAAM) quale alternativa al metadone per il trattamento della dipendenza da oppiacei: stanziamento Lire 1.050.000.000 (es. fin. 1995), attraverso la stipula di 6 convenzioni con : Università degli Studi di Pisa, Università Cattolica S.Cuore di Roma, Università di Firenze, Università di Modena, Un. di Cagliari, Un. di Siena. Tutti i relativi decreti di impegno sono in corso di registrazione presso gli organi competenti.". Pag. 131-132.
"Il metadone , in forma integrata, è utilizzato nel 40,6% dei casi (14,9% a scalare + 25,7% a mantenimento); in particolare l'uso del metadone assume un'importanza crescente nei programmi a lungo termine, essendo passato dal 9,3% nel 1991 al 25,7% nel 1996...Va sottolineata l'inversione di tendenza a partire dal giugno 1993 delle percentuali di soggetti trattati con metadone (programma protratto) e con sola terapia socio-riabilitativa, l'una in crescita, l'altra in contrazione; anche l'impiego dei farmaci non sostitutivi (integrati e non ) è in diminuzione. Questo processo può interpretarsi come effetto, non tanto del voto referendario del 5 giugno 1993 (DPR n.171), sul quadro normativo relativo all'impiego dei farmaci sostitutivi nel trattamento delle td.ze, quanto dei più recenti orientamenti terapeutici volti alla riduzione del danno.". Pag. 136.
Cara ministra Bindi, come mai allora l'inversione si verifica nel giugno 1993? Lo ammetta, il referendum è stata la chiave che ha aperto la porta alla riduzione del danno, prima relegata oltre i confini nazionali.
"La rilevazione (delle strutture e delle attività delle comunità private, ndr) attuata nel 1996, in riferimento ai dati di attività dell'anno 1995, ha evidenziato problemi, analogamente a quanto si è verificato nel 1995, sia per la copertura della rilevazione (solo il 50% delle strutture previste ha risposto), sia per la qualità delle informazioni raccolte che spesso sono risultate incomplete, inattendibili e non facilmente interpretabili...". pag. 144.
Rispetto, invece, ai SERT, un'indagine a cui ha aderito la metà dei servizi pubblici italiani ha evidenziato "una forte discrepanza tra le percentuali di attivazione degli interventi più generici e, comunque, ormai considerati <> del SERT, quali il counseling e il test HIV...e gli interventi più specifici e <> (scambio di siringhe, unità di strada, ecc.), solitamente necessitanti di collaborazioni esterne al Servizio e/o di finanziamenti...". Le tabelle allegate sono eloquenti: counseling e test HIV 94,2% di servizi coinvolti; interventi in strada 21,4%; gestione centri di prima accoglienza-centri crisi 12,8%; scambio o distribuzione siringhe 24,2%; distribuzione profilattici 24,3%. Pag. 145<151.E' ragionevole supporre che se si potessero avere i dati dei SERT che non hanno risposto, le percentuali scenderebbero ancora. Detto molto brutalmente: io Sert sono molto disponibile a consigliarti sull'Aids e a dirti se ce l'hai; sono poco disponibile a fornirti gli strumenti concreti per non beccartelo!
11) Rispetto all'alcoldipendenza , "a seguito dell'approvazione della Conferenza Stato-regioni è stato emanato il Decreto del Ministro della sanità 4 settembre 1996 (G.U. del 22 ottobre 1996), con il quale viene approvato il modello di rilevazione ed avviata la rilevazione annuale delle attività dei servizi pubblici e privati che operano nell'ambito del SSN per la prevenzione, la cura, e la riabilitazione dell'alcooldipendenza. Attualmente sono in fase di acquisizione i modelli relativi all'attività svolta nell'anno 1996...". Pag. 155.
12) Un apposito capitolo è dedicato al problema "legalizzazione cannabis": "...L'intossicazione acuta è difficilmente verificabile e quindi di scarsa rilevanza epidemiologica e clinica ...L'uso a lungo termine può comportare anche la perdita del "controllo" sull'uso della sostanza, anche se raramente si configura una "dipendenza" secondo le classiche definizioni internazionali...Per quanto riguarda il sistema nervoso centrale sono stati riportati danni allo sviluppo cognitivo e comportamentale, nonchè disturbi di tipo psichiatrico; di tutti questi possibili effetti non esiste, però, una prova certa e, almeno per quel che riguarda la patologia psichiatrica, occorre ricordare che l'uso di sostanze psicoattive può spesso essere il sintomo, più che la causa, di una preesistente e misconosciuta situazione psicotica...l'opinione diffusa tra gli esperti è che un regime più liberale di controllo di una certa sostanza determini un innalzamento(almeno a breve termine) della prevalenza dell'uso, incremento che non
raggiunge livelli drammaticamente elevati se permane una "pressione culturale" sfavorevole alla sostanza stessa. Un problema dibattutissimo è quello della possibile funzione della cannabis come "droga di avvio" ("gateway") nei confronti delle sostanze considerate più tossiche...Ovviamente, questo problema presenta risposte molto differenti se si guarda alla anamnesi tossicologica dei soggetti con eroino-dipendenza (in cui l'uso/abuso di cannabis figura quasi regolarmente fra le esperienze pregresse e spesso anche fra quelle in atto), ovvero se si dà più importanza al rapporto fra la prevalenza - stimata - dei consumatori di cannabis e quella -meglio conosciuta - dei dipendenti da oppiacei (dato che sembrerebbe dimostrare che la assunzione di cannabis nella assoluta maggioranza dei casi non è un comportamento evolutivo verso più gravi forme di tossicomania). L'unica certezza è che anche l'alcool e il tabacco funzionano assai bene da "gateway drugs" sia per le sostanze pesanti che per la cannabis stessa, dato
che, peraltro, si può anche spiegare sulla base del carattere lecito dell'uso di queste sostanze piuttosto che non attribuendolo a loro peculiari caratteristiche farmacologiche...(In caso di legalizzazione),le norme del Codice della strada (che riguardano anche l'uso durante la guida di sostanze legali come l'alcol), se non emendate, riproporrebbero quelle stesse sanzioni che costituiscono - almeno per una parte considerevole dei consumatori di cannabis - le uniche misure autenticamente repressive della legislazione attuale...". Pag. 161<165.
13) In conclusione, "le due ipotesi di lavoro, non alternative, ma complementari, sulle quali il Ministero (della Sanità, ndr) intende costruire il processo di riforma sono:
- la costituzione dei Dipartimenti (o Unità dipartimentali), evoluzione dei vecchi servizi pubblici, finalizzata da un lato ad una maggiore articolazione e flessibilità dell'intervento nel campo delle td.ze, dall'altro alla razionalizzazione dell'offerta sul territorio e ad una migliore interazione con le realtà private e/o del campo non sanitario;
- la costruzione della "rete dei servizi" quale nuovo modello di interazione tra il pubblico e il privato, basato su un maggiore equilibrio fra i reciproci diritti e obblighi e sull'inserimento di tutte le realtà nell'ambito della più vasta programmazione dei bisogni assistenziali." Pag. 166-167.
14) La Relazione del Ministero di Grazia e Giustizia inizia con un excursus legislativo sulla normativa in tema di td., vigente in Italia da cent'anni a questa parte. Poi tratta la problematica della distinzione fra consumo personale e spaccio: "Cassazione, Sezioni unite , 18 giugno 1993, De Bortoli; Cassazione, Sezioni Unite, 18 giugno 1993, Gambacorta...l'onere di escludere la destinazione all'uso personale della sostanza spetta agli organi inquirenti (polizia giudiziaria o pubblico ministero) e in caso difetti tale elemento probatorio, non potrà che farsi applicazione delle sole sanzioni amministrative di cui all'art.75." Pag. 181.
Rispetto alla situazione nelle carceri: "...La percentuale dei td. rispetto al totale dei presenti mostra un costante decremento passando dal 32,81 del 31.12.1991 all'attuale 29,25. Al costante aumento della popolazione detenuta (47.386 presenti) e del numero dei detenuti td. (13.859), non ha fatto riscontro un aumento del numero dei detenuti affetti da HIV. La percentuale dei detenuti sieropositivi accertati in seguito agli screening effettuati presso gli istituti in relazione al totale dei presenti è progressivamente scesa dal 9,73% del 31.12.1990 al 4,44% attuale. Il valore assoluto dei detenuti affetti da HIV è sceso a 2.014 unità. Va tuttavia sottolineato che tali dati devono essere letti tenendo conto sia della nuova normativa sull'incompatibilità derivante dal combinato disposto della disciplina di cui alla L. 222/93 ed alle sentenze della Corte Costituzionale nn. 438 e 439/95, ma anche della circostanza relativa alla accertata diminuzione della percentuale dei detenuti che si sono sottoposti al tes
t volontario per l'accertamento del virus HIV (dal 49,44% sul totale dei "nuovi giunti" del 1991 si è passati al 36,28% del 1996). Del tutto singolare è la distribuzione per aree geografiche della percentuale di detenuti sottoposti a screening volontario per l'HIV sul totale dei "nuovi giunti": si va dal 51,55% del Nord al 26,26% del Sud e delle isole , passando per il 28,18% del Centro...E' altresì rilevante il dato relativo al progressivo aumento negli ultimi anni del numero percentuale dei detenuti sieropositivi non td. rispetto al totale dei detenuti sieropositivi. (anche se il dato relativo al 1996 è in leggerissima controtendenza rispetto all'anno precedente: 11,60% contro il 12,10%)....Può stimarsi presente al 31.12.1996 un contingente di circa 3.350 detenuti sieropositivi...nel corso del 1996 su un totale di 92.411 "nuovi giunti", circa il 37% (34.316) sono stati ristretti per reati connessi alla produzione, il traffico o lo spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 DPR 309/90); tra questi, più d
el 40% (14.694) erano td.; dei rimanenti soggetti entrati per reati diversi (58.095), i td. ammontavano a poco più del 20% (13.562). La percentuale dei nuovi giunti stranieri per art. 73 DPR 309/9 (10.418 pari al 42,25%)....I detenuti in gravi condizioni di salute presenti al 31.12.1996 che potrebbero in teoria usufruire della normativa speciale risultano essere 304, di cui 74 affetti da AIDS conclamata, 72 con grave immunodeficienza (CD4<100) e 158 con deficienza immunitaria rilevante (CD>100<200). Pag. 188.
Rispetto alla "gestione dei detenuti e degli internati: a) l'assistenza sanitaria":
"...su 208 istituti penitenziari,, 55 sono convenzionati con i locali SERT con rapporti ancora regolamentati da vecchi schemi, usati nel precedente assetto legislativo e pertanto ormai inadeguati al crescente numero dei td.; n.111 istituti hanno stipulato accordi qualitativamente adeguati ai principi e alle nuove linee d'intervento previsti dal legislatore del 1990 (di cui 32 secondo lo schema elaborato dalla Commissione consultiva nell'anno 1994); risultano tuttora privi di convenzione n.45 istituti penitenziari distribuiti in particolare nel Sud del territorio nazionale; ulteriori 7 istituti intrattengono rapporti collaborativi con le Aziende sanitarie locali, in assenza di formali stipule...La Commissione Nazionale per la lotta all'AIDS ha approvato alla fine dell'anno 1996 le linee guida per le terapie anti-AIDS con inibitori della proteasi; terapie che , allo stato, non sono attivate nei confronti dei detenuti HIV positivi in attesa che il Ministero della Sanità indichi le modalità e le procedure affi
nchè le unità operative AIDS prescrivano i farmaci o attuino un monitoraggio appropriato dei trattamenti con inibitori della proteasi, che non possono essere autonomamente prescritti dal Servizio sanitario penitenziario...". Pag.190.
E' INCREDIBILE L'ASSENZA DI OGNI DATO E CONSIDERAZIONE SULL'IMPIEGO DEL METADONE IN CARCERE; SI FA CENNO AGLI INIBITORI DELLA PROTEASI, COSTOSISSIMI E NON ANCORA DEL TUTTO "TESTATI", SI TACE SUL FARMACO PIU' UTILE NELLA PREVENZIONE DELL'AIDS, SOPRATTUTTO IN CARCERE; ALMENO LE RELAZIONI PASSATE REGISTRAVANO L'ASSOLUTA INADEGUATEZZA DEI TRATTAMENTI METADONICI (3% A FRONTE DI UN 40% FUORI DAL CARCERE), INADEGUATEZZA DOVUTA SPESSO AI DISSIDI FRA MEDICI DEI SERT E MEDICI CARCERARI; ORA NEMMENO QUESTO.
Rispetto alla situazione dei minori in carcere: "...I reati commessi dai minori assuntori di droga sono, nella massima parte, circa il 70%, rappresentati da violazioni della legge 309/90 sugli stupefacenti, furti e rapine..."sovrapposizione" parziale del fenomeno dell'uso di sostanze stupefacenti e di quello dello spaccio di tali sostanze...questa realtà, che caratterizza il mondo della devianza adulta, da alcuni anni si va radicando anche in quello della devianza minorile...E' pure significativo che sia ormai consolidato anche il numero di minori stranieri assuntori di droghe che entrano nel circuito penale e penitenziario. Si tratta, nella totalità dei casi, di minori appartenenti alle minoranze nomadi o provenienti dai Paesi nordafricani...Se si considera il fatto che la cultura d'origine di questi minori, sia nel caso dei nomadi, sia in quello dei nordafricani, è caratterizzata da preclusioni fortissime nei confronti non solo delle sostanze stupefacenti, ma anche dell'alcool, risultano evidenti il potenz
iale di attrazione che queste sostanze assumono tra i giovani immigrati anche a causa, presumibilmente, delle condizioni di anomia e di marginalità socio-culturale, oltre che economica, nella quale vivono...notevole incremento rispetto all'ano 1995 del numero di minori assuntori di due o più sostanze...Occorre, peraltro, precisare che l'intervento farmacologico nei servizi della giustizia minorile si sostanzia nella somministrazione di farmaci e non di altri mezzi terapeutici, quali, ad es., il metadone (quindi il metadone non è un farmaco ma una droga e come tale compare nelle tabelle successive; ergo, essendo droga, non deve essere somministrata nè ai minori nè agli adulti (?!), ndr). Pag. 200<207.
15) Sulle cinque pagine fornite dal Ministero della Pubblica Istruzione c'è poco da annotare: "...Con direttiva n· 600 del 23 settembre 1996, il Ministro ...ha fornito linee di indirizzo per la presentazione , attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi di educazione alla salute e prevenzione delle td.ze, destinati alle scuole di ogni ordine e grado, finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento affari sociali..." Pag. 229<234.
16) Poco da rilevare anche per quel che riguarda il Ministero della Difesa : rispetto alla provenienza dei giovani risultati positivi ai test antidroga alla visita militare "le Regioni maggiormente interessate dal fenomeno sono nell'ordine: la Sardegna, la Liguria, la Sicilia, la Puglia, la Campania ed il Lazio." E' singolare che fra le sostanze utilizzate come "prima assunzione" compaia l'alcool in percentuale irrisoria (0,10%); forse il ministero avrebbe dovuto spiegare che pochissimi giovani hanno dichiarato di essersi drogati la prima volta con l'alcool, non considerandolo una "droga". Pag. 248-250.
17) Dalla Relazione del Ministero delle Finanze, rispetto alle infiltrazioni criminali nell'economia legale: "...Al riguardo, assurgono a posizione di assoluto rilievo le formazioni calabresi che gestiscono l'importazione e la distribuzione di ingenti partite di droga nei mercati delle regioni centro-setttentrionali, soprattutto della Lombardia. Anche le attività delle potenti organizzazioni siciliane continuano a svilupparsi in maniera preoccupante nelle regioni del Nord grazie alle grandi capacità imprenditoriali, finanziarie e logistiche di cui le stese dispongono. Per contro, i clan della camorra non sembrano inseriti nel traffico internazionale di stupefacenti ai livelli delle formazioni siciliane e calabresi. Per quanto riguarda le organizzazioni della "sacra corona unita", si registrano preoccupanti collegamenti con trafficanti dell'Albania, del Montenegro e di altri paesi dell'Est...". Pag. 271.
18) La Relazione contiene in fondo i rapporti delle varie Regioni, compilati secondo uno schema uguale per tutte. Alcuni brani sono illeggibili o mal scritti, forse a causa dei vari passaggi di mano che il documento ha avuto. Cito le cose che mi hanno più colpito:
- Regione Basilicata: "Relativamente ai trattamenti, la quota dei soggetti sottoposti a trattamenti integrati(metadone + trattamento psico-sociale) raggiunge il 60% del totale; il ricorso a terapie solo psico-sociali e/o riabilitative arriva all 40%; a partire dal giugno 1993 si è verificata una inversione di tendenza delle percentuali di soggetti trattati con metadone e terapia socio-riabilitativa; quale effetto di diversi orientamenti terapeutici e maggiore qualificazione del personale...Strategie adottate: Nessuna strategia adottata...E' stato istituito l'Osservatorio Regionale con la supervisione dell'Istituto Mario Negri di Milano (previsto dal Piano Sanitario Regionale)..."; Pag. 277<281.
- Regione Calabria: "Legge Regionale istituzione Sert: Legge n· 6 del 18/2/94 (3 anni di ritardo rispetto a quanto previsto dal Decreto 444/90, ndr)...SERT previsti n·19, funzionanti n·15...Personale previsto n·268, effettivamente impegnati n·125 (sic)..." Pag. 282.
- Regione Campania: "...Non è stato ancora effettuato un Progetto Obiettivo specifico...Allo stato non si è in grado di fornire dati relativi al numero dei soggetti td. detenuti negli istituti regionali nè altre informazioni specifiche circa il modello organizzativo di intervento negli stessi ed eventuali strategie adottate (riduzione del danno, interventi a bassa soglia, ecc.) in quanto, benchè richiesti, non ancora pervenuti..." Pag. 284<287.
- Emilia-Romagna: "...Al 31.12.1996 erano presenti negli istituti penitenziari 1008 detenuti dichiaratisi td. Nel corso dell'anno solare sono stati seguiti dai SERT emiliano-romagnoli 1.000 soggetti ristretti..." (efficienza emiliana o molteplici interpretazioni del verbo "seguire"?, ndr) Pag. 289
- Lazio: "...Non è stato elaborato alcun progetto specifico per il settore...La Regione Lazio con propria deliberazione n.597 del 18.02.97 ha approvato il progetto Dipartimento per il Disagio, la Devianza e le Dipendenze (Dipartimento 3D). Per la sperimentazione triennale di tale Dipartimento è stata individuata l'azienda USL di Frosinone...I SERT previsti nella regione sono 51 di cui 4 non funzionanti. Il personale previsto , in base agli organici di cui al DM 444/90, è di circa 900 unità ed il personale effettivamente in servizio è di circa 500 unità e rappresenta quindi il 55% sul totale delle dotazioni...La mobilità non ha prodotto alcun beneficio per i SERT anzi in molti casi ha avuto effetti deleteri in quanto alcuni profili professionali hanno utilizzato tale strumento per transitare in altri servizi o per passare da servizi periferici a quelli urbani...Dai finanziamenti relativi agli anni finanziari 1990, 1991, 1992, 1993 è stato possibile utilizzare soltanto i fondi dei primi due anni, non essend
o gli altri stati trasferiti alla Regione. I fondi stanziati per l'anno 1991 sono stati interamente impegnati per una serie di corsi di formazione e di aggiornamento professionale del personale dei SERT e degli Enti Ausiliari coordinati dall'Associazione SAMAN..." Pag.291<297.
- Liguria: "SERT previsti 5, operanti 5, con 15 sedi operative ; personale previsto 350 unità; effettivamente impegnato, 215 unità...si segnalano problemi in due istituti di Pena circa la distribuzione del metadone...L'assenza di conflitti significativi tra i servizi pubblici e gli enti ausiliari costituisce a nostro avviso una buona base per la soluzione delle problematiche emergenti , a livello politico si evidenzia grande disponibilità ad affrontare e risolvere in tempi rapidi i problemi relativi a personale e sedi dei SERT..." (Liguria felix?, mah, ndr) Pag. 297<300.
- Lombardia: "...Per i SERT della Lombardia, in base alle normative nazionali, è stato previsto un organico di 1447 unità. Al 31.12.1996 risultano in servizio 1436 operatori con utenza di 15643 soggetti (i dati si riferiscono a 35 su 44 Aziende)...Tutte le 44 Aziende USSL lombarde hanno stipulato le convenzioni per la presa in carico, cura e riabilitazione dei tossicodipendenti e alcoldipendenti coinvolti nell'area penale, sia con gli Istituti penitenziari che con i CSSA ...DETENUTI TOSSICODIPENDENTI N. 1948 d cui 164 donne e 1784 uomini/DETENUTI IN TRATTAMENTO METADONICO N.83 di cui 63 uomini e 20 donne.(sic, ndr)". Pag. 301<306
- Marche: "Personale previsto: 186; effettivamente impegnato: n.120....Convenzioni esistenti (SERT-Carceri) n. 3 su 6....Detenuti td. negli Istituti Penitenziari della Regione: non rilevato...Incidenza del volontariato nel settore: diffusa ma comunque presenza non utile (testuale, ndr)". Pag.307-308.
- Piemonte: "SERT previsti n.63; funzionanti n.63. Personale previsto:955; effettivamente impegnato 681...Problematiche rilevate: necessita di ridefinire l'assetto organizzativo dei SERT a seguito dell'aziendalizzazione...Convenzioni esistenti: 9 convenzioni più 1 limitatamente alla sezione a custodia attenuata su 14 istituti di prevenzione e pena.." Pag. 309<311
- Provincia Autonoma di Bolzano: "SERT previsti: 4/SERT funzionati: 4/ personale previsto: 84/personale effettivamente impegnato: 54...n. utenti in carico ai SERT (solo td.) 890 + alcolisti...detenuti td. negli istituti penitenziari della Provincia: 75%dei detenuti...i SERT attuano la strategia della riduzione del danno..." Pag. 309<313.
- Provincia Autonoma di Trento: "E' effettivamente funzionante un unico SERT (con una sede centrale, due sedi periferiche e 4 recapiti quindicinali, ndr)...Si è adottata la strategia della riduzione del danno e, precisamente, si è dato luogo all'utilizzo del metadone nell'ambito di trattamenti a mantenimento, anche se con dosaggi medio-bassi (da 20 a 40 mg)e nei confronti di un numero molto limitato di td. (circa l'!% di tutti quelli ammessi al trattamento con farmaco sostitutivo ..." (ma che gran riduzione del danno!, ndr) Pag. 315<319.
- Regione Puglia: "...Convenzioni esistenti (SERT/carceri): sono in atto convenzioni con diverse ASL...Detenuti td. negli Istituti Penitenziari della Regione: è in corso la relativa rilevazione...Strategie adottate: esistono esperienze sul territorio per il momento non codificate...". Pag. 319<321.
- Regione Sardegna: "...Personale previsto n.242; effettivamente impegnato: 291 (?)...Detenuti td. nelle carceri: dato non rilevato..." Pag. 322<323.
- Regione Toscana: "...Si istituisce il Dipartimento Dipendenze in ogni azienda U.S.L....si definisce nei criteri di riparto del fondo sanitario regionale di parte corrente il "peso percentuale " di 1,5 del totale, per ciò che riguarda il livello assistenziale "dipendenze"...dei 20 istituti penitenziari toscani, 15 hanno convenzioni con le USL per la presenza del SERT all'interno del carcere...STRATEGIE ADOTTATE: la Regione Toscana non ha dato indicazioni operative univoche sulle strategie d'intervento, molti servizi seguono indicazioni di "riduzione del danno"che significa e comporta interventi differenziati nei diversi SERT,, in relazione alla "cultura" complessiva del servizio e dei singoli operatori...". Pag. 324<327.
- Regione Valle D'Aosta: la più piccola regione ha presentato la relazione più lunga, molto analitica ; esiste un solo SERT, che è aperto anche il sabato (dalle 7 alle 13) e la domenica (dalle 8 alle 11). Il sistema pare ben strutturato: come mai allora la Valle D'Aosta è stata l'unica regione a rifiutare di gestire i fondi antidroga 1996, demandando tale compito ancora per un anno al governo centrale? Pag. 328<354.
- Regione Veneto: "...SERT previsti n.38 e funzionanti n.38. Personale previsto:626 ed effettivamente impegnato 565 (90%)...Convenzioni esistenti : tutti gli II.PP. e le USL interessate hanno sottoscritto le convenzioni per regolare i rapporti ex art. 96, 3· c., DPR n.309/90...Detenuti td. negli Istituti Penitenziari della Regione: n. 708 su 1915 (37%). Pag. 355<357.
Torino, 3 agosto 1997
(sintesi curata per conto del CO.R.A. da GIULIO MANFREDI)