A QUANDO UNA CORAGGIOSA POLITICA EUROPEA IN QUESTO CAMPO?AGENZIA RADICALE Nr.16 - 18 agosto 1997
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Dopo le coraggiose proposte del Governo lussemburghese, quella del Ministro della Sanita' olandese, la signora Els Borst Eilers, di avviare un progetto su larga scala di distribuzione gratuita e controllata di eroina ai tossicodipendenti, deve portare al rilancio del dibattito sulle cure ai tossicodipendenti. In Europa progetti di distribuzione controllata di eroina sono gia' stati realizzati in Svizzera con degli ottimi risultati, che sono stati suffragati dal consenso popolare attraverso dei referendum consultivi.
Il Ministro della Sanita' olandese, giustamente, propone che il progetto di sperimentazione sia effettuato su un campione piu' ampio di cittadini, almeno 750, in quanto occorre ampliare, rispetto ai progetti gi... realizzati in altre parti d'Europa, il campione di soggetti sottoposto alla sperimentazione, per verificare, empiricamente, la possibilita' di una graduale estensione e generalizzazione di queste cure.
Mentre in Europa il dibattito politico e scientifico cerca, in modo problematico, di fare passi avanti nella ricerca di metodi di riduzione dei danni legati alle tossicodipendenze, in Italia e in Francia, per fare solo due esempi, una legislazione equivoca e contraddittoria continua, di fatto, a rendere il proibizionismo sulle droghe una forma di proibizionismo sulle cure. Esiste una questione di fondo che i governi e i parlamenti devono chiarire, innanzitutto a se stessi, prima che all'opinione pubblica; che cosa ci si attende dalle politiche sulla droga? Se si rincorre l'illusione di ridurre la diffusione delle sostanze con misure che ne incentivano la circolazione e ne accrescono il valore, allora è evidente che governi e parlamenti si rendono corresponsabili dei disastri prodotti dalla 'droga'. Se invece ci si attende, laicamente, di ridurre i danni ed i costi sociali, sanitari, economici e criminali connessi al consumo di sostanze proibite, allora e' evidente (come dimostra l'esperienza svizzera), che p
rogrammi che abbattono il 'tabu' proibizionista', rispondono meglio alle esigenze della societa'; sono cioe' meglio capaci di essere politiche di ordine e di liberta'.
A quando una coraggiosa politica europea in questo campo?