AGENZIA RADICALE Nr.20 - 22 agosto 1997
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L'abuso di droghe (soprattutto se illegali) moltiplica il rischio di morte violenta anche per chi vive a contatto con un tossicodipendente, secondo uno studio pubblicato dall'American Medical Association.
"Chi non fa uso di droghe illegali, ma vive sotto lo stesso tetto di persone che ne fanno uso, ha una probabilita' di essere ammazzato che e' 11 volte superiore al 'normale'. Nel caso dell'alcool tale probabilita' risulta essere 'soltanto' di 1,7 volte superiore alla norma. Inoltre, sebbene il rischio di suicidio per chi fa abuso di alcool sia 3 volte superiore alla norma, nessuna variazione nel tasso di suicidi interessa le persone che ne condividono l'ambiente domestico. Al contrario, nel caso delle droghe illegali, l'aumento del rischio di suicidio interessa anche chi vive insieme alla persona che abusa di tali sostanze. L'abuso di droghe illegali 'in famiglia' aumenta per una donna il rischio di essere uccisa dal marito, dall'amante o da un parente stretto, di ben 28 volte".
Questi sono i principali risultati di uno studio, pubblicato mercoledi' 20 agosto sul Journal of the American Medical Association, condotto da ricercatori delle universita' di Washington, Tennessee, Case Western Reserve ed Emory. Secondo i ricercatori il legame tra abuso di droghe e violenza puo' essere causato "dalle attivita' correlate con la ricerca di droghe illegali, quali per esempio il rapporto stretto con gli spacciatori ed i furti commessi per procacciarsi il denaro necessario ad acquistare tali sostanze".
Agli studi dei ricercatori americani manca naturalmente una conclusione di tipo politico: la pericolosita', sociale oltre che individuale, delle droghe non e' da attribuire tanto alle caratteristiche proprie delle sostanze, quanto piuttosto al fatto che esse sono rese illegali dalle attuali leggi.