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Conferenza droga
De Liguoro Giorgio - 25 settembre 1997
Ri: mardi 23 septembre 1997, 18h34 heure de Paris

aritraduzione per i non francofoni:

Dominique Voynet riapre il dibattito sulle droghe leggere

Parigi, 23 settembre, Reuter - il ministro dell'ambiente, D.Voynet, ha esaltato (provocato, n.d.t.) martedì l'apertura di un dibattito sulla depenalizzazione delle droghe leggere, suscitando delle vive reazioni da parte dell'opposizione. Ugualmente attaccata, Elisabeth Guigou, ministro di giustizia, si è difesa martedì dall'aver adottato la stessa posizione, precisando di aver semplicemente detto: " non è un dramma fumarsi un joint, salvo che non divenga un'abitudine. Può anche diventare una dipendenza". "le recenti dichiarazioni delle signore Voynet e Guigou riguardo a come rapportarsi rispetto al consumo di droghe cosidette leggere sono inquietanti e scioccanti" ha dichiarto Elisabeth Hubert, ex ministro RPR della salute. "questi due membri del governo, nostalgici degli anni post-68, hanno evidentemente dimenticato di essere ministri della repubblica" ha poi aggiunto in un comunicato. Per E Hubert, per "demagogia, ignoranza o lassismo", le due ministre diventano "le avvocatesse di una liberalizzazione dell

'uso delle droghe leggere". Philippe de Villiers, Presidente del movimento per la Francia, ha richiesto le dimissioni della Voynet e Jean-Louis Debrè, nuovo presidente del gruppo RPR, ha denunciato dei propositi "irresponsabili". "la lotta contro la tossicomania deve essere una priorità per tutto il governo e i socialisti non possono staccarsene senza il rischio di mettere in difficoltà la nostra gioventù che ha bisogno, più che mai, di ripari" gha quindi detto. "Credo che il signor Debrè dovrebbe mangiare più cioccolato" ha replicato la Voynet, che è capofila dei Verdi. In una intervista a Charlie Hebdo, il ministro si era dichiarato la settimana scorsa "sempre favorevole" alla legalizzazione della marijuana. Senza rinnegare i suoi propositi, si è augurata, martedì, nei corridoi dell'assemblea nazionale, che si apra finalmente il dibattito "poichè non è mai stato veramente affrontato in questo paese, se non sulla base di rumori irrazionali e di affermazioni non verificate". "Ci sono delle persone che prendo

no dei prodotti proibiti, altre che sono alcoliste, altre che fumano troppo, altre ancora che hanno bisogno di tranquillizzanti per dormire o di eccitanti per mettere un piede fuori dal loro letto", ha detto. La Voynet ha quindi aggiunto che questo "vero problema di salute pubblica" doveva "essere preso in considerazione in maniera molto seria". "penso che Bernard Kouchner (segretario di stato alla salute) lo sa' e se ne occupa. Ha quindi aggiunto di non comprendere " che la discussione possa focalizzarsi su un prodotto che non è, ed è lontano dall'esserlo, il più pericoloso". La Voynet, che è medico, stima che l'opposizione "fa il suo lavoro" criticando le sue proposte "ma che non tratta il problema in maniera seria". "se lo facesse, dovrebbe sapere che il comitato nazionale di etica difende le mie stesse posizioni, che la commissione Orion, che si erà sbilanciata su questa questione, e che i principali sindacati dei poliziotti sono favorevoli alla depenalizzazione". In un comunicato, E. Guigou ha affermato

dal canto suo che le sue affermazioni erano state "spezzate" e "deformate" poichè "la questione dell'uso di stupefacenti è troppo complessa per essere ridotta a delle formule pronte da portar via". Durante la trasmissione pubblica, domenica su TF1, il guardasigilli aveva sottolineato che il tema della droga non poteva essere trattato "sommariamente". "Credo che non bisogna mentire ai giovani, credo che bisogna dirgli che ci sono droghe per le quali la dipendenza è immediata, come l'ecstasy. Ce ne sono altre per le quali la dipendenza sopravviene estremamente rapidamente, come l'eroina e la cocaina. Ce ne sono altre, e non è un dramma fumare un joint salvo che ciò non divenga un'abitudine, poichè può diventare una dipendenza".

--- WinMMMR v2.10reg

 
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