AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, ON. ROMANO PRODIe p.c.:
Al Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, On. Walter Veltroni
Alla Ministra della Solidarieta' Sociale On. Livia Turco
Alla Ministra della Sanita', On. Rosy Bindi
Al Ministro degli Esteri, On. Lamberto Dini
Al Ministro degli Interni, On. Giorgio Napolitano
Al Ministro della Giustizia, On. Giovanni Maria Flick
Roma, 22 ottobre 1997
Egregio Presidente,
durante la Conferenza svoltasi a Napoli dal 13 al 16 marzo, si apri' per pochi giorni all'interno della stessa maggioranza un dibattito sull'opportunita' di riformare le attuali politiche in vigore in materia di droghe e tossicodipendenze.
A fronte delle pressioni che da piu' parti erano venute per una revisione degli aspetti maggiormente repressivi della legge Jervolino-Vassalli - e per una piu' coerente attuazione del risultato referendario che, nel 1993 depenalizzo' il consumo personale di droghe - sia il Ministro della Giustizia sia il Ministro degli Interni richiamarono l'esistenza di Convenzioni delle Nazioni Unite, ratificate dall'Italia, che vincolerebbero il nostro Paese all'impostazione duramente proibizionista propria della cooperazione internazionale, escludendo quindi la possibilita' per il Governo di prendere in considerazione strategie radicalmente alternative. In quell'occasione il Ministro Napolitano e il Ministro Flick cercarono di sottrarre al dibattito politico italiano un tema altamente conflittuale, invocando una presunta supremazia degli accordi internazionali. Diveniva percio' doveroso per il Suo Governo essere attivamente presente in sede internazionale per affermare le proprie posizioni, visto che le istituzioni inter
nazionali erano state scelte- e ufficialmente "presentate" come principale terreno di elaborazione delle politiche da applicare a livello nazionale.
Nessun rappresentante del Governo italiano era invece presente alla riunione della Commissione Narcotici dell'ONU, tenutasi a Vienna dal 13 al 17 ottobre, nella quale erano in discussione le proposte di riforma delle Convenzioni internazionali in materia di droghe in vista dell'Assemblea Generale prevista per giugno '98. La riunione della scorsa settimana, alla quale hanno preso parte delegati di 67 paesi, era in particolare dedicata alle strategie di riduzione della domanda di droghe: uno degli argomenti su cui piu' si incentrarono le proposte di riforma discusse alla Conferenza di Napoli e che sembrarono essere una priorita', innanzitutto "internazionale", del Suo Governo.
Comportamenti simili rischiano di trasformare le sedi proprie della cooperazione internazionale in una specie di "terra di nessuno", utile per nascondere ai cittadini il doveroso confronto sulle idee e sulle proposte politiche: un alibi, insomma, e non un vincolo, o, come sarebbe possibile, addirittura una opportunita'.
Il Coordinamento Radicale Antiproibizionista auspica un Suo intervento per scongiurare il ripetersi di episodi di tale genere.
Distinti saluti.
Marco CAPPATO, Tesoriere
Carmelo PALMA, della Direzione politica