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Conferenza droga
Partito Radicale Radical Party - 20 novembre 1997
DROGA: LA MONTAGNA DELL'NTV HA PARTORITO IL TOPO. L'INDAGINE TELEVISIVA E' FINITA, SCORDATEVELA. INTANTO CONTINUA L'INDAGINE SUL CASO VITUKHNOVSKAJA. OGGI AVRA' LUOGO L'ENNESIMA SEDUTA DELLA CORTE.

Mosca, 17 novembre 1997

Dichiarazione di Nikolaj Khramov, coordinatore del Partito Radicale Transnazionale e candidato indipendente alla Duma di Mosca nel distretto elettorale 25:

``Esattamente una settimana fa, nella scorsa Itoghi, Evghenij Kisselev ci aveva promesso di trasmettere ogni sera una puntata dell'indagine dei giornalisti dell'NTV sulla droga e sulla narcomafia in Russia; dopo una settimana, nella prossima Itoghi, Kisselev intendeva "fare il bilancio"."

Tutta la settimana la NTV offriva ai telespettatori agghiaccianti particolari dell'avanzata della droga per le cittá' e i villaggi della Russia. Comunque, questi particolari sono ben conosciuti a ciascuno che pur da dilettante si e' mai interessato al problema della droga. Finalmente e' venuta la domenica. E allora? La montagna ha partorito il topo. La Itoghi ha deluso i telespettatori - non ha fatto altro che trasmettere l'ennesima puntata della cosiddetta indagine nella quale e' stato detto cio' che conosce ogni scolaro: gli uomini d'affari investono i narcodollari guadagnati in Russia nei business legali, inclusi le comunicazioni, il settore energetico e l'industria dei combustibili. Alcuni milioni di telespettatori hanno trattenuto il fiato aspettavando che Kisselev almeno accennasse al "tirare le somme": cosa si potrebbe fare per risolvere il problema della droga, della tossicodipendenza, della narcomafia? Ma Kisselev taceva. Non ha dato nessuna risposta. L'indagine e' finita. Scordatevela.

Intanto tutti quelli che cercano di risolvere il problema della droga non dal punto di vista pseudoreligioso, ma dal punto di vista scientifico e pragmatico hanno gia' tirato le somme e sono giunti alla conclusione che i poveri telespettatori della Itoghi avevano aspettato in vano: il proibizionismo e' fallito. Il divieto non fa altro che generare nuovi spacciatori. Il tasso di profitto al mercato della droga e' di 300 - 2000 per cento. C'e' solo un modo per fermare questo business - togliere l'interesse economica. Per farlo, bisogna rinunciare alla repressione, legalizzare la droga e stabilire un severo controllo statale delle sostanze "proibite". Il primi passi concreti potrebbero essere: una reale e non solo proclamata depenalizzazione del consumo di tutte le droghe; le misure per diminuire le conseguenze negative del consumo della droga, in particolare la distribuzione gratuita del metadone e dell'eroina sotto il controllo dei medici, inoltre, la distribuzione delle siringhe sterili tra gli eroinomani; l

egalizzazione della canapa e dei suoi derivati (hashish, marijuana), la quale, secondo alcuni esperti, e' consumata o e' mai stata consumata nel passato da uno su dieci russi. Purtroppo la NTV non ha detto niente del genere. La sensazione promessa non c'e' stata.

Sono ormai tre anni che continua un'altra indagine. Si tratta del caso di Alina Vitukhnovskaja, una poetessa di 24 anni, membro del PEN-club russo, accusata della "distribuzione della droga". La gestapo antinarcotica (o, meglio, la "CeKa" - rispettiamo la specificita' nazionale!) aveva tenuto Alina in prigione per un anno. Adesso, dopo due anni di liberta', nello scorso ottobre Alina e' tornata in cella. La sua vera colpa sta nel fatto che Alina ha rifiutato di rivelare le fonti di informazione e non ha comunicato all'investigatore i nomi di alcuni funzionari di alto livello i cui figli giocano con la droga. Il rifiuto di Alina di collaborare con Lubjanka e' stato decisivo per la determinazione della misura di punizione. Ricordiamo che Alina non ha mai cercato di nascondersi e di evadere l'indagine, al contrario era interessata al processo, ma a un processo imparziale e giusto che dimostrerebbe la sua innocenza. L 'ennesimo atto di questo dramma si svolgera' oggi, a mezzogiorno, alla Corte intermunicipale Go

lovinskij di Mosca. Per l'ennesima volta Alina Vitukhnovskaja sara' processata.

L'indagine sul caso Vitukhnovskaja che dura tre anni e l'indagine televisiva della NTV provano la stessa cosa: la legislazione repressiva in vigore e la prassi quotidiana della "guerra alla droga", ormai sicuramente persa, puo' andar bene per raggiungere qualsiasi scopo - far giustizia degli scomodi giornalisti o migliorare il benessere del singolo poliziotto. Purtroppo questa legislazione non puo' risolvere un problema - vincere la guerra contro il narcotraffico e la narcomafia.

Nessun deputato russo e' intervenuto in favore di Alina Vitukhnovskaja. Tre quarti della Duma hanno votato in favore del nuovo disegno della legge sulla droga secondo il quale uno su cinque giovani russi e' un criminale. Difatti questa legge proibisce ogni soccorso medico ai tossicodipendenti e li lascia in preda agli spacciatori di strada. Certo, questo disegno della legge e' molto comodo per la narcomafia! Questa e' una vera vergogna. Questo e' un vero scandalo. Da questo voto devono tirare le somme Kisselev, Svanidze e Dorenko. Temo, pero', che ci vorra' molto tempo per sentire le loro conclusioni.''

 
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