(dal "Sole 24 ore" del 24/11/97)"In alcuni casi si rende necessario per il cittadino avere un intervento urgente per una prestazione sanitaria. Per i casi più gravi ci si può rivolgere al pronto intervento del proprio territorio che deve predisporre prontamente l'invio di un mezzo di soccorso sul posto. Ma cosa fare se il mezzo di soccorso ritarda?
Il problema si pone se si determina un danno alla persona che si poteva evitare con un intervento tempestivo e adeguato. Secondo le direttive ministeriali, dal momento della chiamata al momento dell'arrivo sul luogo del mezzo di soccorso, debbono intercorrere 8 minuti, se il servizio è in un centro urbano, e 20 minuti se è extraurbano. Bisogna precisare che per <> non si intende esclusivamente l'arrivo del mezzo di soccorso, ma l'arrivo di un mezzo idoneo con strutture e personale adeguato a rispondere al tipo di emergenza segnalata.E' proprio su questo punto delicato che gli assistiti possono rivendicare la lesione di un loro diritto se il mezzo di soccorso arriva in ritardo o non era idoneo alle circostanze del caso.
In caso di ritardo o di intervento inadeguato, il consiglio è di rivolgersi alla centrale operativa del servizio 118 (se esistente nella propria Regione) o al servizio a cui è stata indirizzata la chiamata di emergenza e chiedere, ai sensi della lege sulla trasparenza amministrativa (241/90), i tabulati con le trascrizioni telefoniche nonchè la copia degli altri atti che attengono all'espletamento del soccorso. Tali atti devono essere consegnati al richiedente non solo dal servizio pubblico, ma anche da strutture private, se coinvolte nel soccorso.
In questo modo si possono ottenere una serie di informazioni utili che attengono agli orari delle chiamate, ai tempi di soccorso, al mezzo utilizzato, all'arrivo sul posto. Qualora si ravvisi un errore o un ingiustificato ritardo nell'effetuazione del soccorso, il cittadino può rivendicare il risarcimento del danno subito. (Ivano Giacomelli)".
Penso alla polemica del CORA di quest'estate sulla carente dotazione del Narcan nelle ambulanze; ho assistito all'overdose di una ragazza: la prima ambulanza è arrivata dopo un quarto d'ora e non aveva il Narcan; la seconda è arrivata dopo quasi mezz'ora! La ragazza si è salvata ma non credo fosse informata del suo diritto al risarcimento del danno subito; e, anche se informata, difficilmente avrebbe fatto causa;il problema credo consista nella possibilità per le associazioni di auto-aiuto di poter intraprendere l'inziativa di risarcimento in quanto "portatori di interessi diffusi"....