L'articolo apparso oggi sul Sole 24 Ore lascia davvero sconcertati. Davvero non pensavamo che ancora circolassero persone convinte che la sanzione penale fosse un deterrente al consumo di droghe proibite. Quando poi una tale affermazione viene da un docente di Diritto penale, qual e' il professor Paolo Tonini, la cosa lascia davvero stupefatti.
Il suo articolo e' un tale concentrato di errori e di falsità scientifiche che davvero e' difficile rispondere in poche righe. Certo non possiamo non consigliare al professore alcune illuminanti letture, quali il "World drug report" delle Nazioni Unite o il rapporto finale sull'esperimento svizzero di somministrazione di eroina sotto controllo medico.
Qui ci limitiamo al dato eclatante delle morti per overdose, ricordando tuttavia al professor Tonini che questo non e' il solo aspetto, e nemmeno il piu' significativo, da tenere in conto nell'analizzare gli effetti di una certa politica in materia di droghe.
Noi non abbiamo mai sostenuto che il referendum del 1993 potesse far diminuire le morti per overdose, ma anche il contrario e' assai poco dimostrabile. Il professor Tonini dimentica, o non sa, che nella prima meta' degli anni '90, la mortalita' per overdose e' diminuita a causa del rischio competitivo delle morti da Aids. L'aumento delle morti per overdose registrato in questi ultimi anni riguarda, infatti, in maniera massiccia, proprio la popolazione tossicodipendente non colpita dall'infezione da Hiv, come dimostrato anche dall'innalzarsi dell'eta' media dei morti.
L'articolo ospitato dal Sole 24 Ore di oggi e' solo un'infinitesima briciola della montagna di informazioni parziali e fuorvianti, quando non decisamente false, che circolano sull'argomento "droga". E purtroppo, mai come in questo ambito la moneta cattiva scaccia quella buona. Da parte nostra non dubitiamo che nei prossimi giorni il Sole 24 Ore voglia ospitare un'adeguata replica all'improvvido intervento odierno del professor Tonini.