Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 29 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 23 dicembre 1997
LA LETTERA DI AUGURI DEL CORA A MANCINO, VIOLANTE E PRODI:
"ANCHE IN ITALIA E' TEMPO DI POLITICHE DI RIDUZIONE DEL DANNO SULL'ESEMPIO DI OLANDA E SVIZZERA, MA QUALUNQUE "RIDUZIONE DEL DANNO" NON PUO' PRESCINDERE DALLA DISTRIBUZIONE CONTROLLATA DELLE DROGHE PROIBITE.

PARLAMENTO E GOVERNO SI CONFRONTINO CON LE SCELTE CHE LE DISOBBEDIENZE CIVILI SULLA DROGA PONGONO ALL'ATTENZIONE DEL PAESE".

Il segretario e il tesoriere del CORA, Eric Picard e Marco Cappato hanno inviato una lettera ai presidenti delle Camere, Nicola Mancino e Luciano Violante, e al presidente del Consiglio Romano Prodi, che, con gli auguri di fine anno, esprime alcune considerazioni sulla politica in materia di droghe in Italia rispetto a impegni e scadenze che interessano Governo e Parlamento.

Nella lettera si osserva che, se il Governo ha dato l'impressione di essere almeno consapevole della necessita' di una riforma della politica sulle droghe (salvo poi dimostrarsi incapace di farsene carico), il Parlamento e' stato fino ad oggi incapace o indisponibile ad un dibattito che pure e' vivo nel Paese: solo in questi ultimi giorni la Camera ha deciso di avviare l'esame delle proposte di legge sulle droga - tra cui quella di iniziativa popolare del CORA sottoscritta da piu' di cinquantamila cittadini -: un fatto positivo che si spera porti ad un profondo ripensamento delle attuali fallimentari strategie.

Il CORA prende atto della scelta del Governo di mantenersi neutrale sulla legalizzazione e di rimettersi al Parlamento, ma chiede che, quantomeno, si attui il dettato del referendum e gli impegni assunti in materia di depenalizzazione alla conferenza nazionale sulla droga di Napoli.

"La distribuzione controllata di eroina adottata in Svizzera e la parziale depenalizzazione del consumo di droghe in Olanda - scrivono Picard e Cappato - dimostrano che politiche coraggiose e pragmatiche ottengono risultati positivi supportati da una consolidata evidenza scientifica. Altri Stati e citta' europei guardano con interesse a tali esperienze, ed e' venuto il tempo che anche in Italia si dia un seguito concreto a quel tipo di politiche di riduzione del danno". Nella lettera si sottolinea, tuttavia, come proprio legalizzare significhi ridurre i danni, soprattutto quelli imposti alla societa' dall'escalation dei profitti e del potere criminali: "contro tali danni ne' le "politiche di solidarieta'" ne' misure come la depenalizzazione del consumo possono rivelarsi risolutive", per questo "qualunque seria politica di "riduzione del danno" non puo' prescindere da forme di distribuzione controllata delle droghe proibite".

Per tali ragioni il CORA agisce per aprire nuovi spazi di confronto, in particolare con l'azione dei venticinque cittadini - tra cui alcuni dirigenti del CORA - che hanno scelto, con azioni nonviolente, di disobbedire civilmente alla legge sulla droga, perche' le aule di giustizia, nel '98, siano un luogo di verifica delle attuali leggi e perche' sia possibile preparare ed affermare leggi migliori. Il Segretario e il Tesoriere del CORA concludono confidando nel fatto che Parlamento e Governo "sappiano confrontarsi con le scelte che l'iniziativa responsabile di questi "obiettori di coscienza" al proibizionismo pongono all'attenzione del Paese".

CORA-Coordinamento radicale antiproibizionista

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail