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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 29 dicembre 1997
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(intervento di Carla Rossi, Ordinario di Statistica matematica Università di Roma Tor Vergata, pubblicato sul "Sole 24 ore" del 12 dicembre '97)

"L'intervento comparso sul Sole-24 Ore di venerdì 28 novembre a firma Paolo Tonini e intitolato "Una liberalizzazione pericolosa", merita a mio avviso una replica. In particolare per quanto riguarda il nesso così netamente individuato da Tonini tra l'aumento dei decessi per "overdose" nel biennio '95/96 e la depenalizzazione della detenzione di sostanze stupefacenti <> conseguente al referendum promosso dalla Lista Pannella nel 1993.

Sotto alla punta dell'iceberg "visibile" dei decessi direttamente legati all'uso di sostanze stupefacenti illegali, denominati <>, vi sono molteplici e complessi fenomeni "nascosti". Il monitoraggio delle politiche di intervento è necessario e in molti Paesi occidentali viene effettuato, ma è sbagliato e distorcente effettuarlo sulla base di un solo indicatore e tanto più rispetto al solo <>. In nessun Paese si opera più in tal senso, dopo che anche l'Undcp (United nations drug control programme) ha stigmatizzato l'uso di questo indicatore nel suo recentissimo World drug report.

Detto questo, è innegabile un trend in aumento per i decessi in Italia negli ultimi due anni, che però non si spiega affatto con un semplice aumento della popolazione a rischio; anzi, a questo proposito le stime recenti dicono il contrario. Come è ben noto a chi si occupa del problema, i decessi aumentano (con ritardo di media 8/10 anni) se aumenta il numero di soggetti che utilizzano le sostanze, ma anche: se aumenta la letalità legata all'uso; se diminuisce l'incidenza di altre cause di morte specifiche, competitive sulla stessa popolazione (Aids per esempio); se "invecchia" la popolazione a rischio.

In che contesto generale stanno aumentando i decessi "per overdose" in Italia? Ricordiamo che i decessi in questione in Italia, come in gran parte dell'Unione europea (eccezion fatta per la Svezia che ha un diverso pattern di uso iniettivo), sono decessi per eroina (oltre il 95%). Ebbene, dai dati sui sequestri al dettaglio, risulta che negli ultimi anni è in aumento il contenuto di principio attivo nelle dosi di strada (circa il 10% in più), questo fatto già da solo aumenta la probabilità di "overdose".

E' altrettanto un fatto accertato che la mortalità dei "tossicodipendenti" per Aids è andata diminuendo negli ultimi anni. Basti pensare che la percentuale di tossicodipendenti Hiv positivi, che era di circa il 33% all'inizio degli anni 90, scende nel 1995 e 1996 attorno al 14% (Centro operativo Aids).

Occorre infine considerare che la popolazione a rischio sta invecchiando. Lo dicono i dati sulla distribuzione per età dei soggetti in trattamento, e anche dei soggetti deceduti. La classe di età <<15-24 anni>> rappresentava nel 1993 il 23,2% dei deceduti e nel 1996 solo il 17,9%; al contrario la classe d'età <>, che nel 1993 rappresentava il 17,1% dei decessi, nel 1996 raggiungeva il 22%.

Un'altra informazione riportata nell'articolo di Tonini, l'ipotizzato allarmistico rapporto di 1:1.000 tra decessi e popolazione a rischio, merita un commento. Tutte le stime accreditate della numerosità della popolazione in questione si attestano negli ultimi due/tre anni attorno a 250mila-300mila per ogni deceduto (Undcp e Emcdda - European monitoring center for drugs and drugs addition, Lisbona). Se si utilizzasse la formula adottata da Tonini si dovrebbero avere in Italia circa 1.500.000 di utilizzatori di eroina per via iniettiva (la nostra popolazione a rischio), pari a crica il 3% della popolazione compresi vecchi e neonati: un vero boom! Nel primo anno di applicazione della legge 309/90, che introduceva le sanzioni da lui auspicate, si è d'altra parte avuto il massimo dei decessi degli ultimi 10 anni (se si esclude il 1996): nel 1991 i decessi sono stati 1.383. Al contrario, nel primo anno di entrata in vigore dei risultati del tanto vituperato referendum si è osservato il minimo storico dei decessi

degli ultimi 10 anni: 867 decessi nel 1994.".

 
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