GIA' QUATTRO SONO LE REGIONI DISPONIBILI ALLA SPERIMENTAZIONE DEL FARMACO EROINA; IL PIEMONTE SARA' LA QUINTA?
LE APERTURE DI VARI ESPONENTI DEL CENTRO-DESTRA, L'INTOLLERABILE SILENZIO DEL PDS...
Giulio Manfredi, esponente del CORA, ha dichiarato:
"Per la prima volta quattro regioni italiane si sono dichiarate disponibili ad avviare la sperimentazione del farmaco eroina: Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Sicilia. Il Piemonte ha tutte le carte in regola per essere la quinta: a Torino vi è la sede centrale del Gruppo Abele (favorevole alla sperimentazione già attuata in Svizzera) e sempre a Torino è già stato sperimentato in una struttura pubblica il metodo Urod; il Piano Sanitario Regionale (in vigore da dopodomani) individua la "riduzione del danno" come "strategia di fondo" della politica sulle tossicodipendenze, che ha fra gli "obiettivi specifici" il "monitoraggio in vivo delle sostanze psicotrope" e l'analisi "dell'offerta dei servizi per le tossicodipendenze in atto in altri Paesi Europei"; l'Assessore alla Sanità D'Ambrosio ha dimostrato di saper governare con grande equilibrio l'iter di sperimentazione della somatostatina e, quindi, è in grado di incardinare anche la sperimentazione del farmaco eroina (e a chi si scandalizza per l'accostament
o ricordiamo che fu la classe medica, un secolo fa, a dare il nome di "eroina" a quello che era considerato il "migliore" dei farmaci); a proposito della somatostatina, è significativo che la sua relativa proibizione o, comunque, scarsa disponibilità abbia creato immediatamente un mercato nero della sostanza...
Degne di nota sono poi le dichiarazioni antiproibizioniste o, almeno, possibiliste di vari esponenti del centro-destra (dall'Assessore regionale Burzi al Presidente della Commissione Ambiente Griffini al capogruppo di Forza Italia in Comune Cantore); i consiglieri regionali di Forza Italia hanno sottolineato in un loro documento che "tra gli inviolabili diritti dell'uomo" rientra "il diritto alla libertà terapeutica"... In tale promettente contesto risulta stridente il silenzio del PDS; eppure molti suoi esponenti di rilievo votarono o, comunque, appoggiarono l'ordine del giorno del Consiglio Comunale di Torino (settembre 1996) che auspicava appunto la somministrazione controllata dell'eroina; il potere di veto del Partito Popolare è così forte da mettere a tacere le coscienze e le consapevolezze personali?!".
Torino, 13 gennaio 1998