E IL CORA DEPOSITA UNA PETIZIONE POPOLARE PER LA LIBERTA' TERAPEUTICA.
Nota del CORA coordinamento radicale antiproibizionista
Blair e Fini oggi sono uniti e pronti a vincere, domani, al Parlamento europeo, sul Rapporto Dancona, che propone la depenalizzazione delle droghe leggere e la libertà terapeutica. Chi ci perderà sarà, ancora una volta, la libertà di tutti. Non si tratta di riconoscere il diritto o meno di assumere alcune sostanze, che l'assumere in se' è una facoltà umana, quanto quello di governare o meno un mercato (che, peraltro, hanno creato con le loro "leggi"). Ma non pensano al governare, li unisce il conformismo e per conformismo, oggi, preferiscono rinnovare alla criminalità la concessione del monopolio del mercato delle droghe proibite.
Blair e Fini operano sotto l'egida dell'Unita Repubblica Socialdemocratica Svedese. Dove l'unica regola è la "tolleranza zero". Al punto che tranquillamente sterilizzano decine di migliaia di persone "malate". E potrebbero anche ottenere ottimi risultati nell'estirpazione dei consumatori di droghe illegali.
Da Blair a Fini passando per Arlacchi. Che finanzia l'intolleranza talebana per estirpare l'oppio dall'Afghanistan.
Tutti tesi ad estirpare, nei fatti, democrazia e diritto. Le loro azioni sono atti di guerra, una guerra di religione, cattolica, islamica o socialdemocratica. Una guerra combattutta per salvare il mondo o la propria coscienza.
In cerca di un Dio che governi al posto loro.
Oggi abbiamo depositato un ulteriore strumento di governo: una petizione sottoscritta da medici, psicologi ed operatori europei per la libertà terapeutica. Perché si apra un dibattito. Per riconquistare democrazia e diritto.
Perché crescano coloro che hanno capacità e coraggio di assumersi non solo gli onori del potere ma anche l'onere del governo.