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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 29 gennaio 1998
LA FRANCIA IMPORTERA' "MARIJUANA MEDICINALE"?
Le Monde, 13 gennaio 1998

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Una richiesta di importazione, a fini terapeutici, di 10 kg di marijuana e' stata indirizzata a Bernard Kouchner, ministro della Sanita', con una raccomandata datata 8 gennaio. All'origine di questa richiesta, il Movimento per la legalizzazione controllata (MLC), fondato dall'avvocato parigino Francis Caballero, che sostiene il monopolio di Stato per il commercio degli stupefacenti.

I giuristi del MLC hanno formato il loro dossier sulla base degli articoli R 5171 e R 5181 del codice della Sanita' pubblica, che conferisce alle autorita' sanitarie il potere di derogare alle convenzioni internazionalI e di autorizzare l'importazione e l'utilizzo di stupefacenti a fini di ricerca medica o scientifica. Essi hanno trovato un generoso donatore nella societa' svizzera Valchanvre che e' disponibile a fornire gratuitamente per l'esperimento 10 kg di marijuana della sua varieta' "Walliser queen" (la regina del Vallese).

L'impiego della cannabis come medicinale e' stato recentemente legalizzato in California. La Germania progetta la prescrizione ai malati di Aids di preparati a base di THC, il principio attivo della cannabis, mentre l'Olanda gia' studia il rimborso da parte del servizio sanitario nazionale della "marijuana medicinale".

Dieci malati aderenti al MLC, i cui certificati medici attestano che essi soffrono di epilessia, glaucoma, disturbi dell'udito, cefalea o il loro stato di sieropositivita', hanno scritto ognuno al ministro della Sanita' per testimoniare il sollievo fisico e psichico che procura loro l'uso della cannabis. Alcuni tra loro hanno avuto problemi con la giustizia a causa di questa pratica.

"Distensione nervosa"

Il dottor Eugene Gaudet, medico di base a Millau (Aveyron), che ha in cura un giovane epilettico di vent'anni, ha affermato in un certificato datato 8 dicembre: "Dopo aver fumato, egli prova una distensione nervosa. Nel suo ambiente familiare, che comunque non incoraggia questa pratica, il fatto di fumare questi prodotti non crea alcun problema che metta in pericolo l'armonia familiare ne' la capacita' di lavorare normalmente come tipografo".

La dottoressa Janine Cervoni, che segue all'ospedale Lariboisiere di Parigi un giovane sieropositivo, sottolinea il ruolo di "sostegno psicologico" giocato dalla cannabis nel suo paziente. Il dottor Pierre Lembeye, psichiatra a Parigi, rileva un reale beneficio terapeutico in uno dei suoi malati vittime di disturbi dell'udito: "Dal 1977 - scrive - questo paziente ha usato cannabis e ha provato un rilassamento immediato ed una sensibile riduzione dei disturbi uditivi. (...) La dose efficace e' di circa cinque grammi al giorno di hashish, pari a otto sigarette al giorno".

Queste osservazioni isolate non costituiscono prove scientifiche e le virtu' della cannabis restano soggette a cautele. Tuttavia, il New England Journal of Medicine, una delle piu' autorevoli riviste mediche, si e' pronunciato a favore di un uso "compassionevole" di questi prodotti nei malati terminali. Resta da sapere quale seguito Kouchner, che si e' pubblicamente dichiarato favorevole ad un tale approccio, dara' alla richiesta del MLC.

L. F.

 
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